IMPRENDITORI INDAGATI RICICLANO E REINVESTONO I SOLDI DELL’USURA - Le Cronache
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IMPRENDITORI INDAGATI RICICLANO E REINVESTONO I SOLDI DELL’USURA

IMPRENDITORI INDAGATI RICICLANO E REINVESTONO I SOLDI DELL’USURA

di Pina Ferro
Attività imprenditoriali attenzionate dalla Questura di Salerno in quanto sospettate di mascherare una forma di rinvestimento di capitali illecitamente provenienti da altre attività specie usuraie da parte di alcuni soggetti collegati soprattutto a gruppi delinquenziali della provincia. E’ quanto viene fuori dalla relazione della Questura di Salerno e contenuta nella relazione che accompagna l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Cerimonia che si è svolta sabato scorso.
Secondo quanto si legge nella relazione in questione “La provincia di Salerno presenta una situazione generale riferita alla criminalità organizzata particolarmente, disomogenea, con aspetti e peculiarità che variano secondo il contesto territoriale nel quale insistono e operano i diversi sodalizi. I caratteri generali della criminalità locale, pertantovariano in ragione della diversotà- geografica, stoico – culturale, economica e sociale che connota le diverse zone della provincia.
Allo stato, i sodalizi di maggiore spessore e di piùdatato radicamento hanno sviluppato, accanto agli affari illeciti tradizionali (traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, usura), tecniche di infiltrazione nel tessuto socio economico, in particolar modo negli appalti pubblici sia per la realizzazione di opere sia per la fornitura di servizi e manutenzione delle infrastrutture.
Allo stato, pur non essendo stati annotati elementi concreti, oggettivi, particolarmente significativi in termini di efferati episodi delittuosi che consentono di ritenere esistenti, ovvero prossimi, situazioni di palese tensioni e contrasto all’interno delle associazioni criminali oppure tra le stesse tanto da poterli ritenere, anche soltanto prodromici di una probabile, ovvero possibile “guerra di camorra” non sono mancati nel periodo storico in esame episodi delittuosi che dimostrano l’assoluta precarietà delle relazioni ovvero degli interessi criminali.
In merito si confermano diversi tentativi di infiltrazioni da parte di affiliati a organizzazioni malavitose, ovvero, di persone esse contigue nel tessuto socio economico politico imprenditoriale finalizzati al controllo dei settori nevralgici dell’economia provinciale e al condizionamento di enti locali e di Comuni. Tale fenomeno criminale è emerso dalle indagini e operazioni esperite dalla Squadra Mobile già nell’ambito dell’operazione “Sistema” e non ultima l’operazione “Croci del Silaro” che ha visto coinvolte società operanti nel settore del servizio 118 con l’esecuzioni del decreto di sequestro preventivo nei confronti dei regali rappresentanti di società operanti nel settore del servizio 118.
Sono in corso una serie di approfondimenti relativi ad alcune realtà imprenditoriali che mascherano una forma di rinvestimento di capitali illecitamente provenienti da altre attività, specie usuraie da parte di alcuni soggetti collegati soprattutto a gruppi delinquenziali della provincia di Salerno, attraverso le tipiche condotte del riciclaggio dell’autoriciclaggio.
Il reinvestimento di capitale illecitamente accumulato e utile ai fini degli infiltrazione nel tessuto economico della provincia soprattutto per ulteriori scopo di aggressione e della compravendita forzosa delle attività economiche interessate da crisi aziendali.
Particolare attenzione è rivolta, in questo periodo alla fase economica post pandemica per il concreto rischio di infiltrazioni della criminalità comune e organizzata tra le pieghe della criticità economica e finanziarie. Si è determinato un affievolimento dell’effettiva “operatività criminale” tanto che i gruppi dotati di concreta e costante operatività possono considerarsi in un numero considerevolmente inferiore rispetto a quelli censiti nell’ambito del progetto Macro .Di converso il vuoto di potere determinatosi ha consentito
La rapida ascesa di piccoli gruppi criminali composti da giovani spregiudicati protesi essenzialmente a ritagliarsi spazio sul territorio la gestione degli affari illeciti anche mediante la commissione di delitti che hanno destabilizzato l’ordine e della sicurezza pubblica”.