Bonaccini a Salerno: Questi sono i comunisti di oggi - Le Cronache
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Bonaccini a Salerno: Questi sono i comunisti di oggi

Bonaccini a Salerno: Questi sono i comunisti di oggi

di Salvatore Memoli

In uno stesso giorno, due candidati di cartello alla segreteria nazionale del PD sono venuti a Salerno. Uno in città, l’altra in giro per la provincia. Segno di una grande democrazia e di una dialettica vivace sugli orientamenti dei compagni salernitani. Bonaccini lo accolgono al Centro Sociale e lo ricevono in una struttura che fa acqua da tutte le parti, per come l’hanno ridotta. Manca il compagno numero uno, Vincenzo De Luca, che ha delegato al suo proconsole salernitano, figlio e parlamentare, gli onori di casa. La manifestazione é tutta Salernitana per l’assenza del Governatore e quindi si misura interamente sulle forze locali che sosterranno il cartello. A coronamento il vice De Luca, De Luca j. N.1,( del De Luca j N. 2 non si hanno notizie) regala una maglietta della salernitana all’ospite di vaglia. Se l’accoglienza fosse stata fatta dai campani, il Governatore avrebbe dovuto presenziare e forse avrebbe dovuto regalare anche una maglietta del Napoli. Ma De Luca padre non c’era e la maglietta napoletana avrebbe destato qualche disappunto tra la tifoseria ortodossa salernitana. Il tutto non avviene per caso! Dietro c’è una vecchia e furba regia di giocare su tavoli separati, un piede a Napoli ed uno a Salerno, per avere poi le mani libere a Roma, con la complicitá del vice nelle terre salernitane. A Bonaccini glie ne puó fregare di meno dei colori di una maglietta, per giunta di una squadra in difficoltà e di una proprietà societaria che risponde ad altri parametri politici.
Che fà? Capisce che tutto sta dentro un rituale per riempire spazi e rispondere a domande di schieramento dei reparti elettorali che servono a creare l’illusione di una forza politica che conta per sottrarre agli  altri vantaggi.
Ma, concludendo, a Bonaccini si è presentato un reparto elettorale non rappresentativo dell’area regionale, con tanto di distinguo tra Napoli e Salerno, tra Governatore e vice salernitano, tra Napoli calcio e Salernitana, tra magliette sportive che parlano di derby e divisione, in una location mezza alluvionata che da tutto il senso di una storia passata e desueta e di un presente rabberciato e vuoto. L’altra candidata Schlein che ha scelto la provincia ha raccolto gli ex di De Luca, gli scontenti, quelli più o meno gratificati tante volte ed ora carichi di ostracismo, alla ricerca di una conta che sebbene perdente gli regalerà spazi di nuovo protagonismo.
Questi sono i comunisti, di oggi! Parlano con rituali e convenzioni e sono vuoti di rappresentanza reale! L’unico che conta  nel PD da queste parti è De Luca padre ma tutt’intorno ha il niente che si appropria di scatole vuote e che si mette le penne del pavone paterno. Bonaccini questo lo sa perchè anch’egli usa gli stessi metodi. Viene a visitare una Regione assente, che si fa rappresentare da una provincia vuota. Fa un discorso vuoto che non rispecchia nessuna realtà della politica attuale, parla di temi politici senza esserne aggiornato, riferisce di crisi europea per il Governo italiano e dimentica i suoi compagni alle prese con le mazzette del Qatar. Insomma una visita disastrata dall’acqua, dalle assenze e dalle bugie che dovrebbero mantenere uniti i compagni scompagnati di una provincia detronizzata che ha trasferito la sua sovranità ed il suo trono a Napoli, che viene lasciata alle sue risorse per rispondere ad un appello che aveva altri obiettivi e che rappresenterà il vuoto di questo momento. Rimandando ai giochetti romani per completare quello che manca. 
A questo si sono ridotti i comunisti!Non parlano e non si occupano di  operai, lavoratori, stato sociale, povertà, apparati ed il meglio di una volta, che non esiste più.