Francesco Galdieri: “Il prezzo della benzina lo stabilisce la casa madre” - Le Cronache
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Francesco Galdieri: “Il prezzo della benzina lo stabilisce la casa madre”

Francesco Galdieri: “Il prezzo della benzina lo stabilisce la casa madre”

di Erika Noschese
Pronti, controlli, via. L’Antitrust ha avviato istruttorie con ispezioni nei confronti di Eni, Esso, IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil. Lo annuncia l’Autorità in una nota, spiegando di aver riscontrato irregolarità per l’applicazione alla pompa di un prezzo diverso da quello pubblicizzato, nonché per l’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti al portale “Osservaprezzi carburanti”. I controlli si sono realizzati a tappeto un po’ ovunque, così come ampiamente prevedibile in questo periodo di forte crisi e incertezza finanziaria. Anche nel salernitano non sono mancati i controlli, come confermato da Francesco Galdieri, amministratore della società “C. Galdieri e figli S.p.a.”, che ha interazioni dirette con la Italiana Petroli Spa – la Ip, per l’appunto – ma che, come ampiamente prevedibile, non ha nulla a che fare con la catena decisionale che stabilisce i costi del carburante al cittadino.
Controlli a raffica ma senza un’idea precisa.
«In effetti la Guardia di finanza venne a fare un controllo per i prezzi al pubblico. I controlli sono stati effettuati con molta tranquillità, ma visto che il prezzo non è dato da noi e dopo un po’ se ne sono resi conto, la questione è finita lì. Il prezzo lo dà direttamente la casa madre, noi non c’entriamo nulla».
La gestione dei materiali e dei prezzi è interamente in capo alla Ip, quindi.
«Certo, con l’unica differenza tra rete ed extra-rete. Se parliamo delle stazioni di servizio, quelle sono definite “rete”: lì il prezzo lo stabilisce direttamente la Ip, perché tutti i tabelloni della rete Italia sono interamente collegati alla compagnia di bandiera. Quindi, è la Ip che trasmette il prezzo di vendita ogni giorno. Non siamo di certo noi a stabilirlo».
E per l’extra-rete?
«L’extrarete sarebbe il trasporto del carburante presso le grandi aziende, in quantità industriale. Quella riferita agli autotrasportatori nelle grandi aziende, per cui ogni ditta ne richiede quantità di un certo rilievo, tra i 10 e i 20mila litri a ordine. In questo caso, il prezzo che noi stabiliamo viene preso dalla Gazzetta Ufficiale. Anche in questo caso viene effettuata la vendita con il prezzo stabilito, in effetti. Seguiamo una linea, non ce li inventiamo in alcun caso i prezzi».
Quindi le decisioni spettano esclusivamente alla casa di bandiera.
«Per la rete sì, perché il distributore di benzina con bandiera Ip viene distribuito direttamente dalla Ip. Quando i livelli di serbatoi vanno ai minimi, arriva il camion e rifornisce la stazione di servizio. Il prodotto, e di conseguenza il prezzo, viene gestito direttamente da loro in toto. Per la rete è così».
Eppure nel salernitano i prezzi sono più bassi della media nazionale.
«I prezzi vengono gestiti da Ip, quindi è la Italiana Petroli che fa studi del territorio e verifica quale prezzo applicare, altrimenti si ritroverebbero a dare un prezzo a caso. Le tariffe spesso variano in base alla regione di riferimento e a come si muove il mercato, probabilmente. Questo non lo sappiamo nemmeno noi: lo stabiliscono loro e altrettanto fanno per i parametri che determinano il prezzo finale al pubblico».
Questo accade anche per le cosiddette “pompe bianche”?
«Anche questo non riguarda noi. Noi proponiamo solo marchio italiano riconoscibile e riconosciuto, come nei casi di Ip e della concessionaria Fiat. Ci piace giocare in casa».