Salernitana, una vergogna a Bergamo - Le Cronache
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Salernitana, una vergogna a Bergamo

Salernitana, una vergogna a Bergamo

di Fabio Setta
bergamo – La notte più nera. Imbarazzante, a tratti disarmante, probabilmente ai limiti della decenza, la Salernitana è uscita con le ossa rotte dalla trasferta di Bergamo, con una sconfitta storica. 8-2, il risultato finale a favore dell’Atalanta. Troppo passivo l’atteggiamento della squadra granata. Il gol di Boga è stato il primo segnale di un’arrendevolezza che ha caratterizzato la prestazione della squadra di Nicola. Dopo aver vinto un rimpallo, il dieci nerazzurro ha avuto tutto il tempo di mirare e poi battere Ochoa anche grazie alla deviazione di Pirola. Il gol di Dia, su lancio lungo del portiere messicano e sponda di Piatek, è stato solo un’incidente di percorso per l’Atalanta che incurante ha ripreso a giocare a ritmo altissimo, mettendo in difficoltà in continuazione la squadra di Nicola. Ochoa ha fatto il possibile, sfoderando come di consueto miracoli e parate a ripetizione ma il tecnico granata ha atteso non si sa cosa per prendere provvedimenti. L’unica mossa, di inizio partita era stata quella di mettere Dia, Piatek e Vilhena in pressione sui tre centrali nerazzurri. Poi anche lui inerme ha assistito alla valanga orobica. La scelta di Fazio centrale non ha pagato. Per caratteristiche tecniche e fisiche l’argentino è andato in bambola in marcatura su Hojlund, regalando il rigore del 2-1, trasformato da Lookman. Poi è arrivato il gol di Scalvini su corner, il quarto dopo con il rigore parato da Ochoa ma con ribattuta vincente di Koopmeiners e fine il quinto di Hojlund che, servito da De Roon, ha bruciato nettamente Fazio per calare il pokerissimo. Vero che l’Atalanta è sembrata quella dei bei tempi, con un ritmo forsennato e combinazioni veloci, ma la Salernitana si è praticamente dissolta subito, non riuscendo né a reagire né a contenere la squadra di Gasperini con i due di centrocampo, Coulibaly e Nicolussi Caviglia sempre presi in mezzo con gli esterni Bradaric e Candreva che non sono mai riusciti ad accorciare. Dopo la sfuriata (inutile?) di Nicola e l’ingresso di Gyomber al posto di Lovato, la Salernitana ha poi subito il sesto gol, siglato ancora da Lookman, prima di trovare il secondo gol con Nicolussi Caviglia, su assist di Dia. Proprio gli ex hanno arrotondato il punteggio, trovando il settimo e ottavo gol della serata. Che ci fosse differenza di qualità tra le due squadre era noto prima del match, ma è l’atteggiamento della Salernitana che ha preoccupato. I giocatori ci credono ancora? Sono ancora dalla parte dell’allenatore che a sua volta è ancora in grado di motivarli e di caricarli al punto giusto. Dubbi legittimi che la società a questo punto ha il dovere di chiarire. La classifica, in attesa di Empoli-Samp di questa sera, non cambia per quanto concerne il vantaggio dei granata sulla zona retrocessione, ma quella che deve cambiare ora è la Salernitana.