Ruggi, la denuncia: Mio padre abbandonato a se stesso - Le Cronache
Cronaca

Ruggi, la denuncia: Mio padre abbandonato a se stesso

Ruggi, la denuncia: Mio padre abbandonato a se stesso

di Pina Ferro
Abbandonato a se stesso per cinque giorni. E’ quanto accaduto ad un anziano in un reparto dell’Azienda Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
L’ultrasettantenne era stato ricoverato per un’infezione e i familiari avevano affidato con fiducia il congiunto ai medici del reparto convinti che il personale tutto si fosse preso cura del paziente. Convinzione nata anche dal fatto che lo stesso paziente solo poche settimane prima era stato ricoverato in un altro reparto del Ruggi e qui, era stato coccolato e attenzionato come il caso clinica e la sua condizione richiedeva.
E’ tanta la rabbia dei familiari, residenti in un centro della provincia. Questi, una volta che hanno riportato a casa il congiunto hanno dovuto fare i conti con una serie di mancanze.
“Mio padre all’atto delle dimissioni indossava lo stesso pigiama e la stessa maglietta intima che aveva 5 giorni prima, ovvero al momento del ricovero. Pigiama sporco di sangue dovuto alle terapie a cui era stato sottoposto al suo arrivo in ospedale”. Da quando è scoppiato il Covid, l’accesso in ospedale, ed in particolare nei reparti non è possibile. Solitamente i congiunti contattano telefonicamente i medici per avere informazioni sullo stato di salute del paziente. E, anche nel caso specifico era stata seguita la stessa prassi. “Mi hanno sempre assicurato che mio padre stava bene e che era seguito. Durante i giorni di degenza, io stesso ho consegnato al personale del reparto i pigiami puliti affinchè mio padre potesse essere cambiato. Ma nessuno lo ha fatto. Oltre al cambio della biancheria ho consegnato al personale anche i farmaci che papà assumeva quotidianamente. Purtroppo quando è stato dimesso i farmaci non si sono trovati e nessuno ne sapeva nulla. Una situazione assurda se si pensa che nessuno si è neppure preoccupata che mio padre consumasse i pasti che venivano distribuiti. Insomma, una situazione non certamente da ospedale universitario. E senza considerare le piaghe che abbiamo riscontrato sulla schiena di papà una volta tornato a cassa. Ma come è possibile abbandonare un anziano in questo modo. Una persona che sofferente si è ritrovata in ospedale, solo, senza i familiari vicino perché non consentito a causa dell’epidemia, e in più non accudito a dovere da chi è preposto a tale compito. Ma come è possibile che nello stesso ospedale vi sono realtà che sono completamente opposte?”.
Rabbia e dolore nelle parole dell’uomo che ha deciso di far conoscere il disagio vissuto dall’anziano genitore.