Iannone: De Luca da santo non ha fatto maimiracoli - Le Cronache
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Iannone: De Luca da santo non ha fatto mai
miracoli

Iannone: De Luca da santo non ha fatto maimiracoli

di Erika Noschese
«De Luca a Natale farebbe bene a riempirsi la bocca con il panettone ed evitare interviste». Ci va giù pesante il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone che replica a muso duro alle dichiarazioni del vice capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati che aveva accusato la destra di aver abbandonato la provincia di Salerno e i capoluoghi di provincia che sono in forte difficoltà economica.
Senatore Iannone, dal Pd è giunto l’attacco al governo nazionale e ai parlamentari salernitani: l’onorevole Piero De Luca accusa la destra di essere assente dal territorio salernitano, cosa risponde?
«De Luca da santo non ha fatto miracoli e ora vuol far credere che il pero fa le pere. Tra l’altro, il primo che dovrebbe convincere è il padre che ha dichiarato che il Pd è composto, al 99% di miserabili e l’1% di nullità, sarebbe curioso far sapere al figlio, che fa il vice capogruppo alla Camera dei Deputati, come lo classifica, tra i miserabili o le nullità. Credo dovrebbero essere più attenti e fare a meno di parlare, forse dimenticano che fino a qualche mese fa erano al governo, adesso hanno la soluzione per tutto? Durante gli anni che sono stati al governo non abbiamo visto nulla. Credo che in una legge di Bilancio fatta in quaranta giorni, quando solitamente si hanno a disposizione novanta giorni, e con il disastro ereditato, la Meloni porta a casa risultati ragguardevoli. Penso alla questione del caro energetico: credo che famiglie e imprese hanno bollette, la Meloni è riuscita dove Draghi ha fallito in questo impegno europeo del Price cap, rappresentando una certezza per bloccare la speculazione. Inoltre, sono state fatte cose in quattro anni non sono mai state fatte, come il rinnovo del contratto collettivo del lavoro per il settore scuola con quattro anni di arretrati; aumento delle pensioni; una serie di misure che con grossa fatica abbiamo portato a casa perché, a differenza loro, noi non abbiamo avuto la possibilità di fare scostamenti di bilancio. Se De Luca junior vuole gettare sulla responsabilità del governo le problematiche dei grandi comuni – che per altro in Campania sono tutti amministrati da loro – mi sembra una ridicola argomentazione perché a Salerno, ad esempio, sono anni di mala gestione che lo hanno portato al fallimento».
Comune di Salerno, approvata la bozza Salva Comuni con aumenti per i cittadini, a partire dall’Irpef per arrivare alle tariffe per il trasporto scolastico, la mensa, impianti sportivi e così via…
«Esattamente. È figlio del mal governo di oltre un ventennio che sarà pagato dai cittadini del futuro perché quegli aumenti ipotizzati, già stratosferici soprattutto per una città in cui la vita è carissima al cospetto di servizi inesistenti, possono essere molto più alti. Come al solito De Luca parla accampando meriti ma si estranea dalla realtà; è una dinamica comune al Pd, fanno fatica a tornare sulla terra in particolare nel salernitano. De Luca spara a zero ma chi li ha sostenuti questi dirigenti? Il figlio sembra non comunicare con il padre, dipinge un partito come se fosse l’unica ancora di salvezza di questo Paese ma è in una crisi profonda. Qualche giorno fa, come se non bastasse, Alfieri durante il primo consiglio comunale ha smentito tutto l’operato di Strianese, dicendo che la Provincia non faceva nulla e con lui cambierà tutto. Si parla sempre al futuro o decontestualizzandosi dalla realtà ma i cittadini sanno e lo fanno fatto capire con un voto stratosferico per Fratelli d’Italia, questa fuffa non ha prodotto alcun risultato, anzi. Tutte le classifiche sugli indicatori economici e sociali della provincia di Salerno ci collocano sempre mestamente agli ultimi posti».
Tra le altre critiche avanzate le misure messe in atto dal governo contro il caro bolletta e caro energia…
«Noi abbiamo in maniera chiara che l’intervento del governo, che costa cinque miliardi di euro, copriva fino ad aprile per poi trovare una soluzione europea al problema. Mi sembra che anche da questo punto di vista, in quaranta giorni, la Meloni abbia conquistato una centralità dell’Italia in Europa che non si è mai vista, non solo con il price cap. Con la questione dei migranti e del rapporto con le Ong sta nascendo una visione nuova, anche di corruzione e Piero De Luca dovrebbe saperlo bene visto quanto accade all’interno del suo partito. Non eravamo noi i razzisti ma è questo sistema dell’accoglienza business, ong, strutture di accoglienza, interessati a fare soldi sulla pelle degli esseri umani. Il Pd ci ha accusato di aver lisciato il pelo agli evasori portando il tetto al contante a cinquemila euro, poi è uscita l’Europa con i diecimila euro e sono stati smentiti. In Italia per anni abbiamo perso in termini di economia e circolazione della moneta una cifra incredibile rispetto ai Paesi che non hanno il tetto al contante, come Austria, Germania e hanno fatto una figuraccia. De Luca a Natale farebbe bene a riempirsi la bocca con il panettone ed evitare interviste».