Il Comune di Salerno impone la tassa di sbarco, Abbac chiede passo indietro - Le Cronache
Salerno

Il Comune di Salerno impone la tassa di sbarco, Abbac chiede passo indietro

Il Comune di Salerno impone la tassa di sbarco, Abbac chiede passo indietro

di Erika Noschese
Contributo di sbarco a 1,50 euro e scoppia la polemica. A chiedere l’intervento del governo l’Abbac Fenailp, attraverso il presidente Agostino Ingenito dopo la decisione dell’amministrazione comunale di imporre una nuova tassa che andrebbe a sommarsi a quella turistica. «Il rischio è che dopo Salerno anche altri comuni costieri impongano un contributo sbarco con una doppia imposizione con la tassa di soggiorno che non era possibile cumulare negli anni precedenti», ha dichiarato il presidente Agostino Ingenito che chiede di trovare una soluzione affinché, da un lato, si aiutino i Comuni, e dall’altro non vessino i viaggiatori. Di fatti, la tassa di sbarco penalizzerebbe i viaggiatori che intendono fare turismo sostenibile e che utilizzano il trasporto marittimo per raggiungere le località turistiche e costiere. Fatto salve le prerogative, tutta da accertare, del Comune di aumentare il contributo di sbarco, a quanto pare concesso per la vicenda dei Salva Comuni, emergono le perplessità dell’associazione di categoria delle imprese e del comparto turistico. «Da quanto si evince, l’ente locale, starebbe per approvare un contributo di sbarco di 1,50 che verrà sommato al costo del biglietto del trasporto marittimo. Si tratta di un imposizione che ha il suo peso per i viaggiatori, che se plausibili per i crocieristi, che si limitano ad un’escursione in città, appare vessatorio nei confronti di viaggiatori che utilizzano il trasporto marittimo per raggiungere la città, costretti loro malgrado a subire anche l’imposta di soggiorno nelle strutture ricettive – ha aggiunto il presidente Abbac Fenailp Agostino Ingenito – Appare dunque opportuno un incontro chiarificatore dell’ente con le nostre associazioni e dei vettori marittimi a cui spetterebbe poi di riversare gli importi come sostituti di imposta. “Se l’opzione concessa a Salerno è come appare estendibile anche agli altri comuni costieri, ci troveremmo a paradossi e vessazioni con una doppia imposizione. E cosi da un lato chiediamo a viaggiatori, come nel caso della Costiera Amalfitana, di utilizzare i traghetti per non intasare la statale e dell’altro vengono vessati con una doppia imposizione. Auspichiamo che mediante l’intervento del Prefetto e a questo punto del Governo, in sede parlamentare, si possa individuare una modalità che mitighi l’aumento del contributo di sbarco, trovando altrove le risorse che gli enti locali cercano per rimpinguare i debiti dei bilanci comunali». La scelta potrebbe in qualche modo frenare i tanti turisti che vorrebbero raggiungere il capoluogo di provincia per conoscere la città.