Scafati, Russo attacca la maggioranza - Le Cronache
Provincia scafati

Scafati, Russo attacca la maggioranza

Scafati, Russo attacca la maggioranza

di Mario Rinaldi
Puc, urbanistica, bilancio dell’Ente, organizzazione interna, piante organiche e chi più ne ha più ne metta. Il consigliere di opposizione del gruppo “Insieme per Scafati”, Michele Russo (che è stato candidato sindaco), va giù duro contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cristoforo Salvati. A pochi giorni dalla conclusione dell’anno, il consigliere Salvati tira un po’ le somme dell’azione di governo messa in atto dalla maggioranza (ricordiamolo, una maggioranza risicata con 12 consiglieri a fronte di altri 12 dell’opposizione) dopo tre anni e mezzo di amministrazione della cosa pubblica, senza risparmiare critiche e osservazioni, soprattutto in riferimento all’ultimo consiglio comunale, che doveva tenersi lo scorso 13 dicembre, rinviato poi nella mattinata di oggi.
Consigliere Russo, può spiegarci cosa è successo in riferimento alla convocazione del consiglio comunale che si terrà in data odierna?
«Il consiglio era stato convocato per il giorno 13 dicembre: il giorno prima si è tenuta una conferenza dei capigruppo nel corso della quale il presidente dell’assise, Mario Santocchio, ha comunicato che per problematiche tecniche dovute al malfunzionamento di internet non si poteva tenere il civico consesso, in quanto lo streaming per la diretta non avrebbe funzionato e poi perché gli uffici non erano stati messi nelle condizioni di poter indicare tutti gli argomenti. Quattro capigruppo erano contrari al rinvio, perché ritenevamo che il consiglio si poteva tenere anche senza internet, mentre sugli argomenti all’ordine del giorno, avremmo trattato senza problemi solo quelli che gli uffici avevano indicato. Il presidente Santocchio, purtroppo, è stato irremovibile nella sua decisione».
E a questo punto cosa avete fatto come opposizione?
«I dodici consiglieri comunali, e cioè metà dell’assise, abbiamo ritenuto doveroso segnalare a sua Eccellenza Il Prefetto di Salerno l’accaduto, affinché attenzioni la legittimità della scelta di sindaco e presidente del Consiglio. All’ordine del giorno dell’assemblea c’erano importanti argomenti, tra cui la discussione proposta dall’opposizione inerente la messa a disposizione di locali comunale per il distretto sanitario, cosi da evitarne il trasferimento».
Secondo lei per quale reale motivo è stato rinviato il consiglio comunale?
«Temiamo che sia in atto l’ennesimo braccio di ferro interno alla maggioranza, per disaccordi politici su alcuni argomenti che erano all’ordine del giorno e su vicende di potere e decisioni che si stanno consumando all’oscuro dei cittadini. Come si risolverà questa ennesima battuta d’arresto dell’amministrazione, con il solito rimpastino di giunta e/o di funzionari? È ora di dire basta. Altro aspetto sospetto è l’orario della convocazione del consiglio: alle 9.30 di mattina, il che potrebbe costituire un impedimento per alcuni consiglieri che sono impegnati a lavoro».
Consigliere Russo, lei ha anche sollevato problematiche inerenti il Puc di Scafati. Può spiegarci meglio?
«In questi tre anni e mezzo di amministrazione sul Puc non è stato fatto alcun passo avanti, non è nemmeno iniziata la procedura di attuazione. Siamo fermi al Piano regolatore del 1998, che dopo 24 anni può dirsi ormai superato. Purtroppo c’è silenzio sull’argomento, non c’è nemmeno un atto di giunta che lo richiami. Zero, sottozero. Anche l’assessorato all’urbanistica è discutibile, perché il fatto che il sindaco ha tenuto per sé questa delega crea ulteriori disagi. Il sindaco è un medico e non un tecnico. Un assessorato come questo va seguito con molta attenzione, cosa che purtroppo non è mai avvenuta. Inoltre, l’ufficio tecnico comunale in questi tre anni e mezzo è stato retto da quattro responsabili diversi, di cui due interni e due esterni. Ora siamo arrivati addirittura al quinto. C’è una discontinuità inaccettabile su un tema di grande importanza per un Comune come Scafati che conta oltre 50mila abitanti».
Altre problematiche che lei ha sollevato?
«C’è un’interpellanza importante sulla vendita di cinque farmacie comunali, che dovrebbero far entrare nelle casse comunali 9 milioni di euro e favorire così il Piano di rientro del bilancio richiesto dalla Corte dei Conti. Ma, purtroppo, bisogna segnalare che su questa voce è stato incassato zero. Poi ci sono le problematiche relative all’assetto organizzativo interno: la segretaria comunale, svolge questo incarico anche al Comune di Agerola e presso il nostro ente svolge diversi ruoli tra cui caposettore del contenzioso, dei debiti fuori bilancio, del Suap e dei tributi. Nulla da recriminare sulla persona, che è una valida professionista, ma per un Comune come Scafati ci sarebbe bisogno di un segretario che svolgesse solo quell’incarico e non altri, altrimenti si rischia di non portare a termine tutti i compiti, comportando di conseguenza una sofferenza per la macchina amministrativa».