Pellezzano premia i suoi cittadini illustri nel ricordo di Nino Rinaldi - Le Cronache
Attualità

Pellezzano premia i suoi cittadini illustri nel ricordo di Nino Rinaldi

Pellezzano premia i suoi cittadini illustri nel ricordo di Nino Rinaldi

di Silvia Siniscalchi

“A Coperchia è caduta una stella”, recita il titolo di una commedia di Peppino De Filippo del 1933, divenuta quasi una profezia: lo scorso 30 novembre, nel Teatro Comunale della più popolosa frazione del comune di Pellezzano, di stelle ne sono infatti cadute tre. La quarta edizione della manifestazione “Pellezzanesi illustri”, brillantemente condotta dalla giornalista Monica Di Mauro, ha conferito l’importante riconoscimento a Vincenzo Aversano, Claudio Tringali e alla memoria del compianto Carmine (Nino) Rinaldi, promotori, in ambito professionale e culturale, di iniziative che hanno contribuito a rafforzare il prestigio del comune di Pellezzano. Organizzata dalla Pro Loco locale, presieduta dal Cav. Luigi Carrella, con il patrocinio del Comune, della Provincia di Salerno, della Regione Campania e dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italiana), la manifestazione ha valorizzato il “cursus honorum” dei tre premiati, evidenziandone allo stesso tempo qualche aspetto privato, grazie al racconto di alcune loro esperienze di vita vissuta e di aneddoti divertenti, narrati da alcuni colleghi e amici intervenuti in differita con una serie di video messaggi proiettati durante la serata. Ad aprire l’evento è stato Franco Alfieri, Presidente della Provincia di Salerno, che ha espresso il suo personale apprezzamento per il premio e le sue motivazioni, quale dimostrazione di come e quanto il coraggio, la tenacia e la forza di volontà siano importanti per la messa a frutto dei talenti individuali e collettivi, nonostante le difficoltà opposte da circostanze poco favorevoli e da contesti di partenza svantaggiati. Una condizione, quest’ultima, che accomuna i premiati di questa edizione, i cui primi anni di vita si sono svolti in una Pellezzano avvilita dalle ristrettezze del Dopoguerra ma che nondimeno li ha dotati di una grande personalità e forza di carattere nel perseguire ideali e passioni intellettuali e civili. È questo il caso di Vincenzo Aversano, già ordinario di Geografia dell’Università di Salerno, prolifico autore di volumi, studi e contributi scientifici “sul” e “per il” territorio, da lui esplorato in molteplici direzioni, partendo sempre dall’osservazione scientifica diretta degli spazi geografici, sia dal punto di vista materiale che immateriale, con particolare attenzione per quelli del Salernitano e del suo comune natio. Ne costituiscono una felice sintesi le sue ricerche di toponomastica e cartografia storica ma anche le sue originali e approfondite analisi di approccio interdisciplinare, tra cui quelle della geografia nella canzone, nella cui scia si inseriscono i più recenti studi sulla musica e lingua napoletana, con la quale, nel corso degli anni, si è misurato anche come autore, pubblicando diversi e apprezzati libri di poesia in vernacolo, nonché testi e musiche di ballate e canzoni di sua composizione, confluiti di recente nella raccolta “Gene Napolitano”. Altrettanto ricca di interessi culturali e professionali è la carriera di Claudio Tringali, già presidente di Sezione penale e poi vicario della Corte di Appello di Salerno, oggi Assessore alla Sicurezza, Trasparenza, Polizia Locale e Protezione Civile del Comune di Salerno. La sua vivace intelligenza si nutre di interessi poliedrici, fondati su una lunga esperienza in magistratura che, fra le procure e i tribunali di Milano, Potenza, Torre Annunziata e Salerno, lo ha portato a misurarsi con fenomeni sociali, politici ed economici complessi. Ne sono esempi la lotta contro il terrorismo negli anni “di piombo”, la repressione di illeciti legati allo sfruttamento del lavoro, agli abusi edilizi, alle truffe ai danni dello Stato, ai reati dei “colletti bianchi”, al traffico di stupefacenti; le battaglie in difesa del territorio e della salute pubblica; la lotta contro la criminalità organizzata e di tipo amministrativo; le indagini sulla tangentopoli salernitana e sorrentina. La manifestazione ha quindi dedicato uno spazio speciale alla rievocazione della figura di Carmine Rinaldi, già primo cittadino di Pellezzano, oggi dedicatario di una strada di Coperchia, a lui intitolata dall’amministrazione in carica durante i festeggiamenti per il Bicentenario del Comune (2019). A delinearne la figura umana e professionale è stato Alfonso Andria, già Senatore della Repubblica, legato a Rinaldi da una lunga e profonda amicizia e dalla condivisione di un’intensa esperienza politica. In particolare, Andria ha ricordato gli anni della sua presidenza della Provincia di Salerno, quando decise di nominare l’amico Nino assessore alla Caccia e pesca, all’Informatica, Appalti, Patrimonio e Protezione civile. Gli affidava così la responsabilità di incarichi delicati, molto complessi e onerosi, ben sapendo che era l’unico a poterli portare avanti, grazie a un’innata, straordinaria capacità di mediazione nel saper conciliare i rapporti tra parti contrapposte e dosare in maniera equilibrata le politiche più opportune da attuare. La manifestazione si è conclusa con i saluti di Francesco Morra, Sindaco di Pellezzano, che, ricordando la grande attenzione di Rinaldi verso i giovani, ha ribadito il valore dell’iniziativa per la diffusione e lo sviluppo collettivo del senso civico di appartenenza al proprio territorio.