Segreteria Dem, rumors di partito danno De Luca in avvicinamento a Bonaccini - Le Cronache
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Segreteria Dem, rumors di partito danno De Luca in avvicinamento a Bonaccini

Segreteria Dem, rumors di partito danno De Luca in avvicinamento a Bonaccini

Ancora polemiche sulla carta fondamentale del Pd, discussa all’interno del percorso che condurrà al nuovo partito. Andrea Orlando riferisce di aver ricevuto insulti per una sua proposta di modifica all’insegna “dell’economia al servizio delle persone”. Un test – spiega l’ex ministro – tacciato di “giacobinismo” e “sovietismo”, a fronte di un’idea tratta dalla “dichiarazione adottata nel 2020 dal congresso del partito socialdemocratico finlandese che ha eletto Sanna Marin”. In questo clima, entrano nel vivo sia la fase costituente del congresso Pd, con l’avvio della consultazione pubblica, sia la competizione per a segreteria. La consultazione potrà avvenire sia collettivamente, partecipando ad assemblee aperte, sia individualmente con la compilazione online di un documento chiamato “Bussola”, inviato a tutti gli aderenti al percorso. l risultati contribuiranno alla scrittura del “manifesto dei valori e dei princìpi” del nuovo Pd. Sullo stesso tema è iniziato anche il lavoro dei sottocomitati “Democrazia” e “Welfare” per approfondire il dibattito insieme a Letta: tra i temi trattati quello dei nuovi spazi di partecipazione. Intanto, i candidati alla segreteria muovono i primi passi della loro campagna elettorale: “Partiremo con un appello nelle prossime ore a sostenere la candidatura di Bonaccini firmato da centinaia di sindaci e amministratori locali”, annuncia il coordinatore della mozione Dario Nardella. Il candidato segretario va sui contenuti e parla dell’obiettivo di “una società nella quale il diritto all’istruzione e quello alla salute devono essere garantiti dal pubblico e dallo Stato”.
Secondo un sondaggio di Emg Different, sarebbe proprio il presidente dell’Emilia Romagna il favorito nella corsa per il post-Letta: 2-1 su Elly Schlein. Ma il risultato è parziale (il 31% degli intervistati è ancora indeciso), ma soprattutto l’indagine è stata realizzata prima dell’effettiva discesa in campo della deputata. Se le correnti hanno già un orientamento (Base Riformista con Bonacchini, Area Dem con la sua ormai ex vice), molto si giocherà sul gradimento dei singoli e sui risultati degli avversari: dell’ex ministra Paola De Micheli, la prima ad essersi candidata, o del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che il 16 dicembre tirerà le somme su una eventuale corsa. Su di lui potrebbe convergere l’ala più a sinistra del partito (da Andrea Orlando a Goffredo Bettini) che però, nel frattempo, ha iniziato a guardare con interesse a Schlein. A rischio frammentazione l’asse del Sud, con rumors di partito che danno Vincenzo De Luca in avvicinamento a Bonaccini. Il prof Romano Prodi, invece, tirato in ballo, fa sapere che non sosterrà alcuna candidatura. Sulla sfida tra i due principali competitor in campo, interviene tagliente Enrico Borghi: “Spero che non diventi un’operazione macchiettistica o manichea…
Il tema è avere un pensiero forte, un pensiero un po’ più lungo”. Sullo sfondo – ma non troppo – resta la proposta rilanciata dal primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore, di integrare il nome del partito inserendo il concetto del lavoro:” Insieme al sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, abbiamo lanciato una raccolta di firme”.