Domani presso la Camera di Commercio Salerno il libro di Alessandro Barbano - Le Cronache
Salerno

Domani presso la Camera di Commercio Salerno il libro di Alessandro Barbano

Domani presso la Camera di Commercio Salerno il libro di Alessandro Barbano

“Abitatori del tempo. L’impegno civile della letteratura”, il ciclo di incontri organizzato dalla Delia Agenzia Letteraria e dall’Associazione Culturale Mare Sole e Cultura in collaborazione con la Regione Campania, la Scabec, la Camera di Commercio di Salerno e la Fondazione Carisal, prosegue con un’indagine senza sconti che solleva il velo sulle contraddizioni della lotta alla mafia, tra sprechi, pregiudizi dannosi ed errori clamorosi.
Domani, alle ore 18.00, presso il Salone Genovesi della Camera di Commercio Salerno Alessandro Barbano autore di “L’inganno. Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene” Marsilio, intraprenderà un viaggio drammatico al cuore di un sistema invasivo e dispotico, che si è insinuato nella democrazia in nome di una retorica dell’emergenza, cancellando le differenze tra eccezione e ordinario, tra rispetto delle istituzioni e abuso di potere.
Saluti Andrea Prete, Presidente Unioncamere. Intervengono Domenico Credendino, Presidente Fondazione Carisal, Francesco De Core, direttore “Il Mattino”, Silverio Sica, Presidente Ordine degli Avvocati di Salerno, Pasquale Stanzione, Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Una potente macchina di dolore umano non giustificato e non giustificabile, che adopera un diritto dei cattivi introdotto «dopo l’Unità d’Italia per combattere i briganti, usato a piene mani dal fascismo per perseguitare i dissidenti, ignorato dai repubblicani» e riportato in auge dai moderni paladini della giustizia. È questa oggi l’Antimafia, un sistema dove l’eccezione diventa regola e l’emergenza permanente è l’altare sul quale sacrificare la libertà in nome della lotta al crimine. Così confische e sequestri colpiscono migliaia di cittadini e imprenditori mai processati, o piuttosto assolti. Così sentenze anticipano leggi, pene crescono al diminuire dei reati e una falsa retorica professa l’idea che il rovesciamento dello Stato di diritto sia necessario alla vittoria sulla malavita. È un’illusione o, peggio ancora, un inganno, sostiene Alessandro Barbano, che in questo libro svela «gli abusi, gli sprechi, i lutti e l’inquinamento civile perpetrati da un apparato burocratico, giudiziario, politico e affaristico cresciuto a dismisura e fuori da ogni controllo di legalità e di merito».
Come un virus che infetta ogni cellula, la menzogna di una legislazione antimafia che tutti i paesi del mondo vorrebbero imitare e l’intimidazione nei confronti di chi si azzarda a criticarla dilagano incontrastate. Per indebolire questo potere senza freni, che ha tradito il compito assegnatogli dalla democrazia, bisogna revocare la delega che una politica miope ha fatto alla magistratura e che alcune procure hanno trasformato in una leva per mettere la società sotto tutela. Oggi più che mai è necessario tornare a un diritto penale basato su fatti e prove, estirpare il peccato originale del sospetto, definire univocamente il confine fra lecito e illecito. Solo così si può capire che cos’è la mafia. E combatterla davvero.
Alessandro Barbano (Lecce, 1961), giornalista e saggista, ha insegnato giornalismo all’Università La Sapienza di Roma e in altri atenei. Ha scritto, tra gli altri, Dove andremo a finire (2011), Manuale di giornalismo (2012), Troppi diritti (2018), Le dieci bugie (2019), La visione (2020).
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