Sant’Andrea de Lavina torna splendere“Una magnifica opera di restauro” - Le Cronache
Salerno

Sant’Andrea de Lavina torna splendere
“Una magnifica opera di restauro”

Sant’Andrea de Lavina torna splendere“Una magnifica opera di restauro”

di Andrea Orza
Correva l’anno 832 quando il duca Sicardo assoggettò Amalfi trascinando parte dei suoi abitanti a Salerno, presso le residenze dell’attuale Rione “Fornelle”, costituendo il Vico degli Amalfitani
I costieranti incoraggiati da un fervore patronale vollero edificare una Chiesa in onore di Sant’Andrea. In occasione dell’onomastico festeggiato ieri, l’Arcivescovo Andrea Bellandi riapre ai fedeli la perla nascosta, Sant’Andrea de Lavina così chiamata per via del torrente omonimo che ancora oggi scorre seraficamente nelle profondità del sepolcreto. La delegazione dell’Ufficio Cultura e Arte della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno richiama l’attenzione dei cittadini che prendono parte a quella che potrebbe dirsi un’epifania architettonica. La Chiesa di Sant’Andrea dal costume barocco è stata segnata da interventi d’ogni tipo, nel 2013 gli scavi e nel 2015 la riconsacrazione. Nella giornata di ieri l’Arcivescovo Bellandi benedice la Chiesa ormai restaurata. “È Grazie al supporto degli italiani, alle donazioni versate all’otto per mille destinate ai Beni Culturali che è stato possibile recuperare la Chiesa che oggi viene pastoralmente affidata a Don Claudio Raimondo”, debutta don Antonio Pisani, direttore dell’Ufficio beni culturali e nuova edilizia di culto. Un capolavoro che è stato realizzato sotto la direzione dell’Impresa Ronca e con il supporto del dottor Antonio Piluso, presente con il sindaco Napoli. La cerimonia è stata accompagnata dal soave canto del coro Mariano della Diocesi di Salerno e alla presenza del Sindaco Vincenzo Napoli.
“Ancora non è stato chiarita l’agenda parrocchiale, vorremmo garantire ai fedeli la celebrazione della messa serale”, illustra Monsignor Claudio Raimondo, parroco della Chiesa della Santissima Annunziata e nuovo Rettore di Sant’Andrea de Lavina.
“Per lungo tempo la parrocchia è stata chiusa a causa dei lavori in corso. Quello che è venuto fuori è una magnifica opera di restauro, accogliente che sedurrà anche i turisti”, continua Don Raimondo. Presto le nuove direttive per il periodo natalizio.