Albanella entra nell'Unione dei Comuni del Cilento - Le Cronache
Provincia Albanella

Albanella entra nell’Unione dei Comuni del Cilento

Albanella entra nell’Unione dei Comuni del Cilento

L’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento aggiunge un posto a tavola. L’ente sovraccomunale si apre ulteriormente con Albanella, allargando di molto suoi confini ed estendendosi dunque a un’area molto lontana dal Cilento. Diventano dunque dodici gli enti che l’Unione pone sotto la sua egida.

Albanella si unisce ai centri, rigorosamente in ordine alfabetico, di Agropoli, Capaccio Paestum, Cicerale, Ogliastro Cilento, Giungano, Laureana Cilento, Lustra, Perdifumo, Prignano Cilento, Rutino e Torchiara. Presidente dell’Unione è Franco Alfieri il quale, oltre ad essere sindaco di Capaccio Paestum, è stato recentemente eletto anche alla guida della Provincia di Salerno. Uno e trino, dunque, e a breve potrà governare anche su Albanella. Il centro della Valle del Sele, e che guarda agli Alburni, ha deliberato l’entrata nell’assise unionale durante l’ultimo consiglio comunale. La maggioranza ha positivamente votato la proposta del sindaco Renato Josca che, dopo aver militato in diversi partiti, si è avvicinato al centrosinistra e ha già dichiarato fedeltà ad Alfieri, andandosi a sedere al tavolo dell’Unione.

Le Unioni dei Comuni nascono con lo scopo di aggregare diversi piccoli comuni accomunati da un unico aspetto e quello territoriale viene tenuto poco in considerazione. La Paestum Alto Cilento, manco a dirlo, va in controtendenza e fa del territorio il suo punto forte, seppur nei dodici Comuni ci siano enormi differenze che vanno dal numero di abitanti alle dimensioni, dalla necessità di servizi alla capacità di spesa. In poche parole, un piccolo centro come Rutino, poco meno di 800 abitanti, si ritroverà a condividere i servizi con Albanella che di abitanti ne ha dieci volte tanto. Per il piccolo centro non può esserci un ritorno positivo perché potrà solo sobbarcarsi le spese di un ente ben più grande andando anche a cedere determinati servizi come quello di polizia municipale. Alcuni comuni piccoli, infatti, devono condividere anche le unità dei vigili urbani, dislocati dunque tra i vari enti. Succede, dunque, che un ente dell’entroterra, magari durante una festa estiva, non abbia a disposizione il suo vigile perché impegnato, sempre per mero esempio, a Capaccio Paestum dove si svolge un evento sicuramente più grande e importante, per carità.

Il comune piccolo però soffre e deve riparare all’assenza di un vigile urbano. Problemi, questi, che sembrano non tangere gli amministratori cilentani, ma la cosa purtroppo non sorprende. Non più almeno. In ogni caso, l’Unione pensa ad allargarsi e accetta di buon grado i nuovi ingressi dimenticando, forse, di adempiere ad un compito tanto semplice quanto scontato e cioè quello di convocare il prossimo consiglio unionale, appuntamento che ormai manca de mesi. Diversi i punti all’ordine del giorno che dovrebbero essere discussi tra cui, principali, sono quelli della ratifica dei nuovi consiglieri, alla luce delle elezioni del 12 giugno scorso. Tanti i nuovi eletti, tra maggioranza e minoranza, che dovrebbero sedersi nell’assise, ma ciò non avviene. Da capire, inoltre, se Alfieri rimarrà al suo posto o se lascerà la poltrona in favore di Palazzo Sant’Agostino. Nei prossimi giorni, potrebbero esserci novità.