Tari, la Campania tra le regioni con la tassa più alta - Le Cronache
Cronaca

Tari, la Campania tra le regioni con la tassa più alta

Tari, la Campania tra le regioni con la tassa più alta

di Erika Noschese
La Campania tra le regioni con la Tari più alta d’Italia. A certificarlo Cittadinanzattiva-osservatorio Prezzi&Tariffe dal quale emerge che è di 414 euro la spesa per una famiglia nel 2022, record a livello nazionale, rispetto ai 314 della media nazionale, con alcune differenze tra i capoluoghi: si va dai 456€ di Salerno e 455€ di Napoli ai 343€ di Avellino.
In Campania la tariffa è sostanzialmente stabile rispetto al 2021, a Benevento si registra un -3,7%. Sul versante della raccolta differenziata, in regione si arriva al 54% rispetto al 63% della media nazionale, bene Avellino che raggiunge il 70%. A livello nazionale, è al Sud che si registra la spesa più elevata, con la Campania in testa a livello regionale (414€, e un leggero decremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente) e ben otto capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594€ all’anno, con un incremento di quasi il 28% rispetto al 2021.
La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Trentino Alto Adige (€212), dove si registra però un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente; fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 174€.
Sono 63 i capoluoghi in cui si registrano aumento della tariffa, soltanto 27 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato a Cosenza (+40,9%), la riduzione più consistente a Caltanissetta (-17,4%). È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile online sul sito www.ciƩadinanzaƫva.it. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2022 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Le reazioni
«I Campani, a quanto si legge dalla pubblicazione dei dati di “Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe”, pagano anche per l’anno in corso la Tari più alta d’Italia. Dallo stesso studio emerge che i contribuenti salernitani siano i più tartassati della Campania e, di riflesso, dell’intero Paese dalla tassazione che copre il costo del servizio del ciclo integrato dei rifiuti, nonostante siano costretti a convivere con una condizione di degrado insopportabile e dilagante a causa dei servizi pressoché impercettibili offerti», ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia al Comune di Salerno, Roberto Celano. «È l’evidente conseguenza del fallimento del sistema De Luca che governa direttamente la regione e, per interposta persona, il Comune capoluogo. Un sistema nefasto che, con il metodo della tassa e spendi, tartassa incredibilmente i cittadini ed utilizza risorse per foraggiare il consenso, piuttosto che per migliorare la qualità della vita delle comunità governate. Il fallimento ormai è sotto gli occhi di tutti, è difficilmente negabile perfino dai più benefatti dell’apparato di potere che, purtroppo, da circa trent’anni imperversa in città, controllando col denaro pubblico parte consistente della comunità governata. È arrivato il momento che tolgano il disturbo», ha poi aggiunto il forzista. A parlare di fallimento della giunta regionale è il professor Aurelio Tommasetti, neo consigliere regionale della Campania, a margine della recente pubblicazione dei dati di “Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe” ove si rivela che la Tari 2022 in Campania si attesta sui 414 euro in media a famiglia, mentre nel salernitano raggiunge i 456 euro, importo superiore anche al capoluogo partenopeo. «La Campania si conferma, anche quest’anno, maglia nera per la tassa sui rifiuti: si certifica così il fallimento della gestione dei rifiuti De Luca. Tra promesse e aspettative affonda la raccolta differenziata e aumenta vertiginosamente la tassa a carico delle famiglie – ha detto il consigliere regionale – Non si possono scaricare le conseguenze delle oggettive responsabilità politiche sui cittadini che sono costretti a pagare tasse sempre più salate. In un periodo post pandemico di grave crisi economica che investe famiglie e imprese, in otto anni di gestione De Luca non si è ancora invertita la rotta per valorizzare i rifiuti come risorsa invece di trattarli come un problema da smaltire. Si intervenga, inoltre, affinché i Comuni possano approvare delle misure concrete di sostegno economico alle famiglie e, contestualmente, si migliorino qualitativamente i servizi offerti, tra cui, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti».