Ex Sacro Cuore,«Noi vogliamo solo essere tutelati dagli enti» - Le Cronache
Cronaca

Ex Sacro Cuore,«Noi vogliamo solo essere tutelati dagli enti»

Ex Sacro Cuore,«Noi vogliamo solo essere tutelati dagli enti»

di Erika Noschese
Fare fronte comune per tutelare la salute pubblica. È l’appello emerso dalla prima assemblea del comitato spontaneo dopo quanto accaduto al cantiere dell’ex Sacro Cuore, sequestrato dopo un esposto presentato da alcuni cittadini per il pericolo amianto. Ieri circa trenta le persone presenti all’incontro organizzato da Alfonso Angrisani, referente del comitato spontaneo che ha deciso di attendere i risultati dell’Arpac prima di valutare le eventuali iniziative da intraprendere a tutela della pubblica incolumità. «Allo stesso tempo il comitato farà un appello alla dirigente della scuola Matteo Mari, agli amministratori dei palazzi circostanti, ai sindacati dei lavoratori del Conad, alle associazioni di categoria e agli esercizi commerciali di fare fronte comune – ha dichiarato il presidente Angrisani – Noi evitiamo allarmismi ma chiediamo la massima trasparenza su tutta la documentazione all’Arpac o a chi di dovere. Attendiamo i risultati per ora; chiediamo immediatamente di monitorare la salute dei cittadini del quartiere, in particolar modo i bambini; è vero che l’area è stata sottoposta a sequestro ma non sappiamo se i teloni sono conformi e chiediamo delucidazioni». Intanto, nei giorni scorsi il sindaco ha scritto all’Arpac e all’Asl per chiedere di conoscere i risultati degli accertamenti in tempi rapidi. «Ho scritto all’Arpac e l’Asl per incitarli a svolgere rapidamente e con zelo quanto si ascrive alle loro prerogative e allargare il campo di indagine alla scuola Mari per verificare l’eventuale presenza di amianto. La situazione è sotto controllo, aspetteremo le risultanze sapendo che non è nelle mie competenze ma farò il possibile affinchè le cose si facciano presto e bene», ha spiegato il primo cittadino. Questi sono giorni particolarmente difficili per i residenti della zona, preoccupati per la presenza di amianto tanto che di recente proprio la preside della Matteo Mari ha lanciato un appello all’amministrazione comunale per sospendere le attività scolastiche ma la richiesta non è stata accolta perchè non è mai giunta richiesta ufficiale da parte degli enti competenti, interni all’istituto scolastico. Ieri mattina, intanto, altri controlli al cantiere, in attesa della decisione della Procura sul dissequestro.