Disastro Salernitana, il Monza passeggia - Le Cronache
Salernitana

Disastro Salernitana, il Monza passeggia

Disastro Salernitana, il Monza passeggia

di Fabio Setta

MONZA – Il modo peggiore per chiudere un 2022 che comunque resterà nella storia. Dopo Firenze, la Salernitana cade anche a Monza, praticamente non giocando. Senza tirare, senza costruire, senza voglia e regalando tanto, troppo agli avversari. Quella vista in terra brianzola è stata probabilmente la peggior Salernitana della stagione, finanzi peggio di quella “ammirata” sul campo del Sassuolo. Praticamente assente in mezzo al campo, la Salernitana oltre a non riuscire a rendersi mai pericolosa ha avuto anche la capacità di regalare due gol al Monza. Va bene che questa era l’ultima gara dell’anno ma Natale è obiettivamente ancora distanti. Daniliuc, pur senza barba e cappello rosso ha però regalato, sbagliando lo stop, il pallone che poi Carlos Augusto, chiuso con leggerezza e soavità da Bronn, ha scagliato alle spalle di Sepe. Poi ancora il centrale, scommessa del ds De Sanctis, ha valutato decisamente male il rimbalzo su un rilancio lungo di Carlos Augusto, lasciando a Mota Carvalho un’autostrada libera per andare a siglare il gol del 2-0. Se gli errori goffi e grossolani dei singoli non sono imputabili al tecnico Nicola, diverso è il discorso relativo all’atteggiamento e alla mentalità della squadra. Nel primo tempo la Salernitana è apparsa una squadra spenta, svogliata, sempre in ritardo sul pallone. Al di là delle scelte di formazione non riuscire a tirare mai in porta sul campo del Monza è un dato che deve far riflettere. L’unica mezza azione è quella che parte da un lancio di Sepe per Dia, il cui cross per Botheim termina tra le braccia del portiere. Se a Firenze l’impegno era stato salvato dal tecnico, a Monza non si è visto, per larghi tratti neppure quello. Anche dopo i due gol subiti, poi, fino all’intervallo, la Salernitana non dato neppure un minimo segno di reazione, restando in balia del Monza che ha fatto e disfatto a suo piacimento. A inizio di ripresa, con Piatek, il redivivo Valencia e Bohinen a stravolgere assetto e formazione, la Salernitana ha dato l’idea di poter almeno entrare in partita. La squadra di Nicola ha alzato il baricentro, cambiando decisamente passo, provando a chiudere il Monza nei propri trenta metri. È stata solo una pia illusione, perché al di là di un minimo di spirito in più, la Salernitana non ha fatto assolutamente nulla per riaprire la partita. Anzi le occasioni migliori sono state per la squadra di Palladino che ha colpito un palo con Colpani per poi trovare la terza rete su rigore trasformato da Pessina e che è costato il rosso a Candreva, che a sua volta aveva preso il primo giallo quando ancora era in panchina. Un altro segnale di un approccio di squadra non certo ideale. Archiviato un 2022 comunque storico, per la Salernitana si aprirà ora un periodo di stop forzato e di riflessione a 360 gradi. Con calma e lucidità c’è tutto il tempo per invertire la rotta.