La crisi economica, Marco Gambardella, presidente dei giovani industriali - Le Cronache
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La crisi economica, Marco Gambardella, presidente dei giovani industriali

La crisi economica, Marco Gambardella, presidente dei giovani industriali

Energia, costo delle materie prime, burocrazia, liquidità: sono questi i temi trattati a Capri, nel corso del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria con la relazione del presidente Riccardo Di Stefano. Auspicano “una maggioranza stabile in grado di rispondere alle emergenze che attanagliano l’Italia e di tenere unito il Paese”. A prendere la parola Marco Gambardella, presidente dei Giovani Imprenditori di Salerno che ha evidenziato la criticità che oggi vivono gli imprenditori salernitani. Proprio il presidente Gambardella ha lanciato un appello al governo ad intervenire in tempi rapidi peer dare risposte ad un settore particolarmente in crisi a causa della pandemia e del caro vita. Presidente, il Convegno dei Giovani Imprenditori a Capri si è da poco concluso. Quali sono le tematiche emerse? “Abbiamo affrontato tutti i temi strategici per il futuro delle imprese: energia, costo delle materie prime, eccesso di burocrazia e mancanza di liquidità. I problemi da affrontare sono chiari. Meno chiare, al momento, sono invece le soluzioni”. Cosa chiedono i giovani imprenditori al futuro Governo? “Al governo chiediamo di fare presto e di ascoltare le nostre richieste, soprattutto in materia di transizione energetica. Vogliamo che si prosegua senza intoppi né lungaggini nella stagione riformatrice aperta con il Pnrr. Non c’è tempo da perdere prima dell’inverno. Bisogna ammodernare l’ossatura del nostro Paese e tutelare il lavoro. Solo a queste condizioni noi imprenditori possiamo continuare ad accettare il rischio connaturato alla nostra attività e spingere la crescita del Paese come è accaduto nel secondo dopoguerra”. Quale è la situazione delle aziende salernitane? “La situazione è preoccupante. I rincari energetici colpiscono tutte le aziende, dalle big alle micro-imprese. Basta pensare che, a settembre 2021, le aziende della provincia di Salerno che avevano fatto richiesta di cassa integrazione erano soltanto due. Oggi sono otto, per un totale di 700 lavoratori. Il trend è chiaramente negativo e purtroppo potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi perché i rincari energetici stanno causando un calo della domanda sempre più evidente”. Quali sono a suo giudizio le priorità per il territorio salernitano? “La nostra priorità sono le infrastrutture: aeroporto, interporto, hub portuale, terza corsia sul raccordo Salerno-Avellino e collegamento ferroviario Università/Salerno. Sono opere che attendiamo da tempo e che permetterebbero alle nostre aziende di esprimere al meglio il loro potenziale. Allo stesso modo, è necessario un miglioramento delle infrastrutture digitali come la banda larga e i servizi online per le imprese. La tecnologia può essere uno strumento efficace per valorizzare il nostro territorio, proiettando le nostre imprese verso un futuro di sostenibilità ed efficienza”. Ci sono strumenti – a suo parere – che utilizzati nell’immediato darebbero respiro alle aziende? “I primi interventi devono riguardare il mercato dell’energia e il costo del lavoro. É necessario innanzitutto un pacchetto di misure realmente efficaci contro i rincari energetici e una riduzione del 50% del cuneo fiscale. Alla convention di Capri, ho proposto di varare basket bond regionali sull’energia per dare liquidità alle imprese e legare i risparmi delle famiglie alle aziende del territorio. Dobbiamo capire che le imprese sono un patrimonio da salvaguardare per l’intera comunità”. Come gli imprenditori possono fare la loro parte? “In un momento complesso come questo, siamo chiamati a fare rete con le Istituzioni e le comunità, recuperando una dimensione sociale delle nostre attività. Le parole chiave sulle quali vogliamo puntare sono ottimizzazione energetica, diversificazione delle fonti e capitale umano. Nei prossimi mesi sarà essenziale intervenire sulle fabbriche, le aziende e gli stabilimenti produttivi per ridurre i consumi e ottimizzare i costi di gestione dell’energia nel nostro Paese”. Qual è il messaggio positivo che viene fuori dalla due giorni caprese? “In questi due giorni di dibattiti e confronti al Gisud, ho individuato quella che credo sia la parola chiave che dovrà ispirare e guidare tutti noi giovani imprenditori nei difficili mesi che ci attendono: coraggio. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare le cose, sostenere il rilancio dell’economia, accettare le sfide del presente e dare nuove energie al sistema Paese. Solo con il coraggio possiamo superare questa crisi”.