Strianese, fondamentale il mio lavoro alla Provincia - Le Cronache
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Strianese, fondamentale il mio lavoro alla Provincia

Strianese, fondamentale il mio lavoro alla Provincia

di Erika Noschese

Quattro anni intensi per il presidente uscente della Provincia, Michele Strianese. Prima l’emergenza covid, poi le difficoltà dettate dal maltempo e che hanno messo in ginocchio, nei giorni scorsi, il Cilento. Per Strianese, a poche settimane dalla fine del suo mandato – e nell’incertezza della ricandidatura – è tempo di bilanci. Mercoledì, alle ore 10, presso la sede di Palazzo Sant’Agostino, proverà a raccontare i quattro anni di mandato: dal dissesto finanziario al risanamento economico, dal deserto amministrativo alle nuove assunzioni. “4 anni di impegno e dedizione in continuità con l’amministrazione del Presidente Canfora – ha detto il presidente Strianese – 250 milioni di euro di opere realizzate e 200 milioni di opere già programmate e finanziate, in stretta sinergia con la Regione Campania del Presidente De Luca ed i vari enti territoriali, per strade, infrastrutture, scuole, ambiente, depurazione, difesa del territorio; 20 nuovi Piani Urbanistici Comunali approvati, per lo sviluppo sostenibile dei territori e nuovi investimenti su cultura e turismo”. Intanto, lunedì 17 ottobre 2022, alle ore 16,30, presso la rotatoria in località Mainardi nel comune di Aquara, viene inaugurata la strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali Valle del Sele 1° tronco. Dopo il taglio del nastro alle 16,30, è prevista la Conferenza stampa alle 16,45 presso lo spazio antistante le grotte nel comune di Castelcivita, alla quale partecipano il Sindaco di Castelcivita Antonio Forziati, il Sindaco di Aquara Antonio Marino, il Presidente della IV Commissione Trasporti regionale Luca Cascone, il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese.“La Provincia di Salerno conclude i lavori della Fondovalle Calore il 25 settembre – ha detto il Presidente Michele Strianese – portando a buon fine il primo lotto di un’infrastruttura strategica per il territorio provinciale meridionale in quanto costituisce un asse stradale a scorrimento veloce che agevola il collegamento tra le aree interne del Cilento la Valle del Sele e l’autostrada del Mediterraneo. L’intervento effettuato vale circa 43 milioni di euro.Inoltre è stato già finanziato, per circa 41 milioni di euro, il lotto successivo che ora è in fase di acquisizione dei pareri sulla progettazione. Sarà bandito a breve e gli altri 2 lotti (pure già finanziati) sono in corso di progettazione. Dopo varie interruzioni, l’ultima durata 5 anni, i lavori riprendono nel luglio del 2017 e si chiudono lo scorso settembre grazie all’importante sostegno economico della Regione Campania del Presidente De Luca. In questi anni con il coordinamento del settore provinciale Viabilità e Trasporti diretto da Domenico Ranesi, supportato dal Consigliere delegato alla Viabilità Carmelo Stanziola, e con personale tecnico ed amministrativo interno all’Ente, abbiamo realizzato circa 4,2 km di tracciato stradale, 4 viadotti (2 di circa 125 m ognuno, 1 di circa 230 m e 1 di circa 400 m), 3 cavalcavia, 2 rotatorie, 1 galleria artificiale”. Presidente, il suo mandato quasi giunto al termine. Sono stati quattro anni intensi, tra pandemia e le consuete difficoltà che vivono le Province… “Quattro anni belli dal punto di vista dell’esperienza sul campo, dal punto di vista politico e amministrativo ma anche molto difficili. Ho ereditato una Provincia in forte difficoltà dal punto di vista economico e finanziario quattro anni fa, nonostante i già grandi sacrifici fatti dal presidente Canfora nei primi quattro anni nei quali si è dovuta amministrare la Provincia con una nuova struttura a seguito della Riforma Delrio del 2014. Voglio approfittare di questo momento per ringraziare il presidente Canfora, i consiglieri provinciali che si sono succeduti in questi anni e che hanno lavorato per cercare di risanare l’ente perché forse qualcuno non sa le condizioni in cui abbiamo trovato le partecipate della Provincia, fallite: noi dovevamo solo consegnare i libri al Tribunale, sia per quanto riguarda Ecoambiente Salerno ma soprattutto per l’Arechi Multiservice. Mi sono rimboccato le maniche insieme ai nostri dirigenti, funzionari, dipendenti, i nostri consiglieri e abbiamo subito provato a salvare prima il lavoro, poi le società; erano coinvolte 200 persone: 110 all’Arechi e 85 a Ecoambiente e – insieme agli amministratori di questa società – abbiamo fatto di tutto per mettere in condizioni di sicurezza, dal punto di vista economico e finanziario, prima le società, i servizi ai cittadini e il lavoro. Poi, siamo passati al risanamento economico dell’ente: io ho dovuto riapprovare il piano di riequilibrio economico e finanziario di questo ente, ho dovuto aggiornarlo sulla base di quelle che erano le subentrate normative e le richieste della Corte dei Conti. Ho dovuto assumere una nuova responsabilità, riapprovare il piano di riequilibrio, approvato dall’amministrazione precedente che aveva fatto la dichiarazione di pre dissesto dell’Ente (Strianese è diventato presidente quando l’ente era già in una condizione giuridica normativa di pre dissesto dell’ente ndr); deve essere approvato dal ministero dell’Interno ed abbiamo già avuto l’ok e dalla Corte dei Conti, ci manca solo quest’ultimo passaggio e l’ottenimento di un parere favorevole anche da quest’ente significa aver allontanato definitivamente il pericolo di pre dissesto. Quando sono arrivato c’era il deserto amministrativo per quanto riguarda i dipendenti: erano ridotti al lumicino, contemporaneamente al risanamento economico dell’ente e delle partecipate, abbiamo dimostrato al Ministero che le condizioni economiche della Provincia andavano migliorando, avevamo difficoltà sul personale per assicurare i servizi essenziali e pian piano sono stati approvati programmi di assunzione. Nei primi anni, abbiamo dovuto dismettere il personale, poi abbiamo ricominciato ad assumere perché le condizioni economiche sono migliorate. Lo scorso anno abbiamo già fatto delle assunzioni, un altro piano è stato approvato per quest’anno, per 14 o 15 persone; per assicurare i servizi e per strutturare l’ente agiremo prima con l’utilizzo di graduatorie esistenti, poi eventuali mobilità ad altri enti e poi faremo anche dei concorsi. Abbiamo dimezzato il disavanzo, si partiva da 60 milioni di euro; abbiamo salvato le partecipate; abbiamo approvato il Piano di riequilibrio con il parere favorevole del ministero”. Tanti interventi sulla scuola e la viabilità ma il maltempo dei giorni scorsi ha messo in ginocchio il Cilento… “Noi stiamo facendo tanti interventi sulla difesa del suolo, anche grazie al sostegno della Regione Campania e del presidente Vincenzo De Luca, della protezione civile regionale. Le aree interne del Cilento sono fragili dal punto di vista idrogeologico. La messa in sicurezza di costoni, montagne e colline è competenza dei proprietari di questi terreni, gli interventi spettano ai privati, l’ente pubblico cerca di dare una mano ma quello che noi gestiamo è la sede stradale. Abbiamo investito grazie a fondi regionali milioni e milioni di euro per mettere in sicurezza le frane, come ad Aquara sulla Sp12 con lavori finiti; abbiamo dovuto tenere la strada chiusa per quasi otto anni, siamo in dirittura di arrivo per la messa in sicurezza. Quanto accaduto nel Cilento a causa del maltempo e in particolare sulla Via del Mare che da Agropoli arriva ad Acciaroli è un fenomeno legato alle forti piogge, causando la caduta di terriccio sulle strade, come frane che, grazie all’intervento della Provincia e dei Comuni si stanno risolvendo. Le strade sono state già quasi tutte riaperte, con l’intervento della reperibilità della Provincia, dell’Arechi Multiservice, i nostri tecnici”.