Lettera Aperta al Prefetto di Salerno - Le Cronache
Cronaca

Lettera Aperta al Prefetto di Salerno

Lettera Aperta al Prefetto di Salerno

Caro Sig. Prefetto,

inizio questa lettera aperta con un preambolo, lo devo fare per il rispetto che porto a me stesso e alla mia famiglia, esordisco con dirle che invece di stare qua a scriverle per i fatti di seguito espressi io dovrei stare in tutt’altro posto, dovrei essere su di una panchina al lungomare con la mia nipotina Beatrice di quattro anni e guardarla giocare nei giardinetti pubblici e rilassarmi un pochino, perché a 63 anni dopo 35 anni di cantieri e 10 di attività commerciale non è giusto che io debba correre per giornate intere appresso a tasse e super bollette da pagare. Non è dignitoso è una vera vergogna!

Sono mesi ormai che trottiamo da un avvocato all’altro da un commercialista all’altro e da una banca all’altra, sono mesi che combattiamo per non chiudere le attività e lasciare a casa decine di dipendenti.

Noi semplicemente e ingenuamente ci chiediamo:

ma com’è possibile che tutto d’un tratto da Luglio in poi le bollette di energia elettrica arrivino triplicate e a volte quadruplicate?

ma com’è possibile che un’attività di bar come la nostra passi da € 3.500,00, già alto come importo, a € 12.500,00 al mese di corrente elettrica?

ma com’è possibile che aziende soprattutto statali facciano utili per miliardi di euro sulle spalle di famiglie e piccoli imprenditori?

E’ normale che nessuna Procura della Repubblica si interessi al caso?

Non è normale, penso che anche lei condivida la nostra posizione;

Noi siamo piccole realtà imprenditoriali del territorio del Salernitano che in questo momento stanno subendo torti inenarrabili, siamo sopravvissuti alla decimazione Covid per ritrovarci quest’altra gatta da pelare, pensiamo sinceramente che qualcuno aveva il dovere di fermare questa situazione a tempo debito, non lo ha fatto, ha perso tempo e ha rovinato e continuerà a rovinare migliaia di famiglie.

Abbiamo appreso dai giornali che sulla spinta di operatori commerciali del Salernitano lei ha deciso di raccogliere informazioni sulle sofferenze economiche degli esercizi pubblici, dovute al caro bollette e all’aumento delle materie prime delle panetterie, pasticcerie e bar per poi trasmetterle ai vertici governativi, apprezziamo l’iniziativa, veramente!

Nello stesso tempo non passa inosservato il fatto che uno Stato Democratico debba essere informato, di gravissimi fatti sociali, attraverso la figura del Prefetto che a sua volta è stato relazionato da una delegazione di piccoli imprenditori spinti dalla rassegnazione e dall’umiliazione di non poter far fronte a pagamenti da strozzinaggio. Bastava accendere un televisore qualsiasi e l’informazione era lì che aspettava di essere ascoltata, era facile non ci voleva tanto, anche le pietre lo sanno..

Ma la burocrazia ha i suoi tempi, ha le sue carte bollate e i suoi protocolli, mentre il medico studia la malattia, il malato si presenta puntuale a San Pietro, è prassi!

Sig. Prefetto non è una semplice questione di lana caprina, il buon Padre di famiglia, in questo caso lo Stato, deve prevedere ed anticipare e in molti casi mitigare rischi e sofferenze che possono colpire la sua famiglia, aspettare inerme gli eventi e farsi superare dagli stessi non depone a favore di un buon padre di famiglia, è solo un consapevole vigliacco che sfugge alle sue responsabilità.

Constata comunque la lentezza, per non dire l’indifferenza delle istituzioni dello Stato, acclarata dalle circostanze su esposte, vogliamo contribuire anche noi a dare a dare una mano ai tanti ignavi che operano nei Ministeri della Repubblica informandoli di altri fatti ed avvenimenti, sicuramente sfuggitigli, che potrebbero risultare persino comici se la drammaticità del momento non imponesse serietà e preoccupazione:

Informiamo tutte le Istituzioni della Repubblica Italiana

–    che dalla speculazione in atto si sta avvantaggiando economicamente                                                  e soprattutto qualche Azienda Italiana a controllo Statale, vedi ENI;

 

  • che ENI ha alcune Holding con sede fiscale in Olanda e in altri paradisi fiscali;

 

  • che anche ENEL e alcune sue Holding hanno sede Fiscale in Olanda

 

 

  • che nell’assetto societario di ENI compaiono tra l’altro, anche la Banca Centrale Americana e la Banca Centrale Cinese.

 

Conosciamo già le risposte dei presunti esperti e capoccioni, “sono libere società in un libero mercato” che non commettono alcun reato, noi invece pensiamo che sono libere società che commettono reato specifico, quello di appropriazione indebita e che le loro scombinate bollette recapitate a cittadini ed imprese siano delle vere e proprie estorsioni!!

Volutamente sorvoliamo sulla regia dello spacchettamento ENI con la vendita di quote del tre per cento ognuna a privati e banche estere di paesi non tanto amichevoli, non ci capacitiamo del fatto che i nostri stenti alimentino guadagni esorbitanti a istituzioni straniere, ma facciamo finta che il ciuccio voli e che tutto sia stato fatto in scienza e coscienza.Lungi dal volere apparire saccenti e sentenziosi, rimaniamo fiduciosi in un’azione forte ed incisiva da parte di tutte e istituzioni dello stato, al fine di permettere a noi nonni di poter esercitare più tranquillamente la nostra funzione di educatori ed esonerarci da questi compiti ingrati espressi in premessa.Nel frattempo la stagione autunnale ci ha raggiunto, le passeggiate a lungomare sono diventate più sporadiche per cui dovrei avere più tempo per dedicarmi a bollette, tasse e prestiti bancari per onorare i debiti, ma Beatrice mi ricordava pocanzi che esistono i centri commerciali dove si sta più al caldo, forse!!

Felice Dello Buono Direttore del Tiffany di Pontecagnano