SI rilancia la proposta dell’Anpi: “Piazza Sabbato, intitolarla ad Amedeo Moscati” - Le Cronache
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SI rilancia la proposta dell’Anpi: “Piazza Sabbato, intitolarla ad Amedeo Moscati”

Sinistra Italiana in campo a sostegno della proposta lanciata dall’Anpi di Salerno di intitolare piazza Sabbato ad Amedeo Moscati, primo sindaco di Pontecagnano Faiano. “L’iniziativa dell’Anpi di Salerno di proporre l’intitolazione di Piazza Sabbato ad Amedeo Moscati va nella direzione di dare il giusto riconoscimento ad una figura come Amedeo Moscati che è stato il promotore della costituzione del nostro Comune e Primo Sindaco di Pontecagnano Faiano. – hanno dichiarato gli attivisti di Sinistra Italiana – Questo non è l’unico merito di Amedeo Moscati. Lui è stato un imprenditore agricolo illuminato che ha favorito lo sviluppo dell’economia agricola del territorio organizzando forme di cooperazione, che per l’inizio del Novecento erano sicuramente innovative, e forme di finanziamento soprattutto ai piccoli coltivatori del territorio adoperandosi per la creazione della Cassa Agraria di Pontecagnano. Lui è anche stato uno storico del pensiero Liberale, candidato all’Assemblea costituente ed ha accompagnato quasi un secolo di storia del nostro territorio, testimone ed attore della radicale trasformazione della società meridionale”. Per SI, infatti, “mantenere ancora oggi l’intitolazione della piazza principale di Pontecagnano Faiano al podestà di epoca fascista è un anacronismo che va rimosso quanto prima e la figura di Amedeo Moscati è la più significativa e adeguata ad identificare questo luogo così centrale per la comunità di Pontecagnano Faiano – hanno aggiunto – Ci auguriamo che l’Amministrazione e il Consiglio Comunale portino avanti la richiesta avanzata dall’Anpi facendola propria e inoltrandola quanto prima alla Prefettura per gli adempimenti del caso. Confidiamo che le forze politiche, associazioni e cittadini che si dichiarino sinceramente antifascisti supportino questa proposta tramandando la vera memoria del nostro Comune e non un periodo buio della nostra storia durato solo 20 anni. Proprio nei giorni scorsi, il presidente provinciale dell’Anpi Salerno, Ubaldo Baldi ha indirizzato la richiesta al sindaco: “Avere la piazza principale del comune di Pontecagnano Faiano intitolata al podestà fascista è un anacronistico unicum ed è tempo di ristabilire una corretta e storicamente giusta toponomastica in questo comune. Esisterebbe già una via Amedeo Moscati, come riportato nell’elenco delle strade comunali, lunga 20 mt e larga 6 mt che andrebbe da via Europa a Via G. Anastasio. Una piccola traversa in ricordo del primo sindaco del comune di Pontecagnano Faiano, che oltretutto non è neanche identificata da una insegna in strada ed è invece riportata nella mappa reperibile su internet come via Mons. M. Grasso – ha dichiarato il presidente Baldi – È evidente che primo sindaco di Pontecagnano Faiano merita di più e, come per il nostro capoluogo (Piazza Matteo Luciani) e alla stregua di altri comuni, bisogna rendere giustizia a questa figura e intitolargli un luogo emblematico e centrale del comune di Pontecagnano Faiano e non una traversa anonima e dimenticata”, hanno dichiarato dalla locale sezione dell’associazione nazionale Partigiani d’Italia evidenziando che “come Anpi siamo convinti che luoghi importanti e simbolici di un territorio come quello di Pontecagnano Faiano meritino di non essere ancora oggi intitolati a personaggi legati al fascismo. Pertanto, la piazza principale del comune non può e non deve essere memoria del podestà di epoca fascista ma deve rendere omaggio a chi ha promosso la creazione del comune stesso e si è adoperato per la creazione di forme di cooperazione e di credito a sostegno della economia agricola sulla stregua di quanto avveniva nel nord italia. Amedeo Moscati è stata una figura poliedrica che ha svolto sia l’attività di amministratore pubblico e di imprenditore illuminato ma anche quella di storico, e che quest’ultima soprattutto consente ancora oggi a Pontecagnano Faiano di travalicare i confini comunali ed essere conosciuta a livello nazionale, grazie ai suoi volumi sui ministri dell’età liberale”.