Stadio Pastena: dal Comune stop al pubblico - Le Cronache
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Stadio Pastena: dal Comune stop al pubblico

Stadio Pastena: dal Comune stop al pubblico

di Luca Capacchione

La situazione Stadio Pastena si aggrava sempre più a Battipaglia. Dopo la chiusura dei distinti e del settore ospiti dell’impianto sportivo più grande della città, è arrivata dall’ufficio tecnico del Comune la comunicazione della chiusura di tutti i settori per il pubblico, con conseguente obbligatorietà per la società Battipaglia Calcio di svolgere tutte le proprie partite a porte chiuse. Dall’opposizione dura protesta dei consiglieri Cairone e Zottoli, nonché del movimento Battipaglia Radici e Valori. La fatiscenza dello Stadio Pastena è ormai nota da anni e denunciata dalle diverse associazioni e società sportive che quotidianamente lo frequentano, dall’atletica leggera al calcio. Disagi vissuti con la speranza continua di poter avere un impianto almeno disponibile per far si che i giovani della città possano praticare lo sport in sicurezza. La nota dell’ufficio tecnico del comune di Battipaglia però ha spento ogni speranza, poiché è stata comunicata la totale chiusura dei settori dello stadio, con impossibilità della struttura di ospitare pubblico. Una situazione paradossale, visti i lavori di miglioria che le associazioni privatamente hanno apportato all’impianto che, a pieno regime, potrebbe ospitare solo sugli spalti oltre diecimila persone e che un paio di decenni fa registrava il sold out ospitando la Serie C. Il 15 febbraio 2019 scorso, in seguito ad un’ispezione condotta dai NAS dell’Arma dei Carabinieri, l’impianto è stato inibito all’uso per carenze strutturali e mancanza di piano anti-incendio, incompatibili con le norme sulla sicurezza. Poi un parziale recupero, oggi reso ancora vano. Una struttura che negli anni ha rappresentato i fasti dello sport, ma anche dell’intrattenimento e della musica, oggi lasciata in totale stato di abbandono. Dall’opposizione, duri commenti sull’accaduto: “Apprendiamo che le gare casalinghe della Battipagliese dovranno essere svolte a porte chiuse. Questa la decisione del settore tecnico – servizi sportivi del comune di Battipaglia comunicata solo ieri all’Asd Battipaglia Calcio, gestore dell’impianto di viale Barassi. Decisione che arriva alla vigilia dell’avvio del campionato – si legge in una nota diffusa dal consigliere comunale del Partito Socialista Italiano Alessio Cairone, congiuntamente al collega del PD Zottoli – È l’ennesimo colpo ad una città già di per sé carente di strutture sportive che oggi si vede togliere anche l’ultimo luogo di aggregazione che ci era rimasto: lo stadio e il tifo per la squadra cittadina. Come consiglieri di opposizione, fin da subito ci attiveremo per verificare le possibili soluzioni a questo problema e far fronte alle ennesime inadempienze di questa amministrazione. Abbiamo chiesto la convocazione congiunta della prima e della terza commissione consiliare permanente per lavorare sul problema. Dagli uffici non sono ancora arrivate risposte. In passato avevamo già sollevato il problema, ora attendiamo risposte ufficiali. Per tale motivo abbiamo chiesto ufficialmente una commissione. È inutile sventolare ipotetiche opere faraoniche, a noi basterebbe che chi è alla guida di questo Comune si concentrasse almeno sull’ordinaria amministrazione. Se ne è capace”. Da Battipaglia Radici e Valori, movimento politico lontano dall’amministrazione, commentano: “Incredibile l’atto con il quale questa amministrazione ha annunciato la chiusura dello stadio Pastena per inagibilità delle tribune. A dire il vero tutto ciò è nello stile dell’amministrazione Francese: la totale mancanza di prevenire qualsiasi problema o situazione critica, la totale mancanza di programmazione. Così è per la sicurezza, per il mare e la fascia costiera, per le entrate pubbliche, per i fondi pubblici, la manutenzione, per il cimitero, per alcuni problemi legati alla disabilità (vedi lido dei disabili ed ore di assistenza di esperti nelle classi) e, dulcis in fundo, così è con lo stadio. Forse non si sapeva che la Battipagliese avrebbe giocato un campionato di calcio e goduto del supporto dei suoi tifosi, il dodicesimo uomo in campo? Soltanto oggi l’amministrazione scopre che le tribune sono inagibili? Questa società, piccola o grande che sia, ha investito risorse ed ha permesso ad una intera città di continuare ad avere la sua squadra. Dal glorioso passato e simbolo di identità per molti giovani e tifosi di ogni età. Evidentemente la distrazione dell’ultima campagna elettorale ha prevalso su ciò che più conta: affrontare e risolvere i problemi della città!”.