Andria: “Pd a Salerno? Un risultato vergognoso Maraio sconfitto a Roma, emblematico” - Le Cronache
Attualità Politiche 2022

Andria: “Pd a Salerno? Un risultato vergognoso Maraio sconfitto a Roma, emblematico”

Andria: “Pd a Salerno? Un risultato vergognoso Maraio sconfitto a Roma, emblematico”

di Erika Noschese

È un fiume in piena Alfonso Andria che, all’indomani della sconfitta del centrosinistra, torna all’attacco e ribadisce il fallimento del progetto politico presentato dal Pd e dai partiti della coalizione. Andria non le manda a dire né a Piero De Luca, unico eletto nel collegio, né a Susanna Camusso, seppur indirettamente. E nel calderone delle polemiche finisce anche Enzo Maraio, sconfitto a Roma nonostante un seggio che doveva essere sicuro e portare il segretario nazionale diritto in Parlamento. “Il dato è significativo è altrettanto lo è il fatto che quel dato si sia verificato con una persona di spicco perché Maraio è il segretario di un partito, non ha percentuali da capogiro ma esprime la figura di maggiore rappresentanza ed è uscito sconfitto. È madornale, l’errore è direttamente riconducibile a chi guida il partito”, ha detto l’ex presidente della Provincia.
Andria, le sue previsioni si sono avverate. Il Pd è stato fallimentare…
“Io contestavo il metodo, non pensavo si arrivasse davvero a tanto. Era un metodo verticistico, preconfezionato, con candidature in provetta, ovvero nessuno ha potuto fiatare ma solo alzare la mano e nonostante io abbia tenuto questa linea, di assoluta accondiscendenza per quieto vivere, ho continuato a constatare la presenza di questo metodo, anche diciotto giorni dopo il mio voto favorevole a quella lista di quindici nomi. Chiarisco che il mio nominativo non era presente, non posso essere accusato di nulla; il resto è storia, a partire dalla lettera inviata in tarda notte il 18 agosto”.
Il segretario provinciale Enzo Luciano ha rivendicato il risultato ottenuto a Salerno città, crede che i dem possano ritenersi soddisfatti davvero?
“E’ un risultato vergognoso, è vero che è stato eletto un deputato e ci mancherebbe altro, è stato fatto tutto in funzione della sua elezione; poi è uscita la Camusso, arrivata a Salerno da non si sa bene dove e da dove sia uscita; è una coproduzione Salerno-Roma, nel senso che la segreteria nazionale e il potentato locale avevano un accordo pre stabilito. Io ho i voti, a loro non servono ma è vero perché con questo sistema elettorale i voti a poco servono ma se non c’è nessuno che attira il consenso la gente vota altrove ed è quanto successo a livello regionale e locale. Il Pd salernitano ha questo primato: come territorio registriamo il più basso indice alle urne e significa che la gente non ne può più, ha preferito disertare le urne e questo a causa di una gestione tra pochi e di pochi”.
Un metodo scelto anche da altri partiti però…
“Il Pd non è la stessa cosa. Quando ho partecipato alla fase fondativa nessuno avrebbe immaginato che sarebbe stato un partito uguale agli altri, doveva essere una cosa nuova e diversa ma ha commesso i peggiori errori nella peggiore gestione del passato con la differenza che, in passato, c’erano cervelli pensati e in Parlamento ci arrivava chi ne aveva meriti, nonostante qualche malpancista ma ora non si può dire lo stesso. Ci sono candidati che hanno vinto su quelli del Pd doppiandoli nelle percentuali e nei voti idealmente dati alla persona”.
È il caso di Cascone, doppiato da Pierro…
“Non voglio fare nomi, ho visto candidati doppiati e allora non avevo tutti i torti. Sono libero più di prima di parlare, magari prima avevo qualche cautela per rispetto del partito; cercavo di lavare i panni sporchi in famiglia, almeno quando raramente – e lo sottolineo, raramente – mi consentivano di parlare ma ora sono libero, non ho votato il Pd ed è chiaro. Proprio sul suo giornale lessi, qualche giorno dopo aver consegnato la tessera mia a Luciano, un’intervista del segretario provinciale che diceva che io avevo fatto una vita di partito proprio marginale ma io sono sempre stato presente, mai mancato alle rarissime riunione degli organi provinciali, ho sempre dato il mio contributo. Credo che Luciano non abbia buona memoria, dispiace perché è un giovane e risente troppo dell’influenza altrui”.
In questo discorso così ampio allora non può non commentare il Psi: il segretario nazionale si è candidato a Roma ma ha perso…
“Questi infortuni possono capitare, è un problema anche del segretario nazionale che si è andato a candidare a Roma. Probabilmente, si fosse candidato altrove avrebbe conquistato qualche voto in più perché più conosciuto, con più storia alle spalle, magari sul nostro territorio. Non posso commentare le cose altrui ma ho letto il dato ed è significativo che quel dato si sia verificato con una persona di spicco perché Maraio è il segretario di un partito, non ha percentuali da capogiro ma esprime la figura di maggiore rappresentanza ed è uscito sconfitto. In questo caso la responsabilità può essere solo di chi guida il partito”.