Da Salerno agli States in “punta di piedi” La storia di Bianca Delli Priscoli - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Danza

Da Salerno agli States in “punta di piedi” La storia di Bianca Delli Priscoli

Da Salerno agli States in “punta di piedi” La storia di Bianca Delli Priscoli

di Monica De Santis

Bianca Delli Priscoli, 31 anni, è una giovane e bellissima ragazza di Salerno, cresciuta con il sogno di voler diventare una brava ballerina. E così che i genitori decidono di accontentarle ed ancora bambina la iscrivono alla scuola di danza “Artestudio”, diretta da Loredana Mutalipassi. Bianca frequenta  le lezioni con assiduità. Si impegna, anno dopo anno, fino a diplomarsi nel 2012. Sa che a Salerno, e forse anche in Italia, le possibilità di lavoro sono poche, e allora decide di partecipare all’audizione per il “Summer Intensive de The Ailey School” a New York. Vince l’audizione e parte per gli Stati Uniti, dove entra nel programma “Independent”. Da qui inizia il suo percorso americano. Percorso che l’ha portato a ricevere anche diversi riconoscimenti. Lo scorso 31 agosto ha ricevuto il “Fini Dance Award”, per la categoria Rising Star, nell’ambito dell’ “International Dance Award” che si è svolto presso il magnifico teatro Alvin Ailey City Group Theater”, a New York , che cosa ha provato nel ricevere questo riconoscimento? “È stato un grandissimo onore per me aver ricevuto questo premio. Un riconoscimento alla mia carriera e al lavoro che ho fatto e che sto facendo. Un onore soprattutto averlo ricevuto dall’altra parte dell’oceano. È un importante riconoscimento, dimostrazione del fatto che tutti i sacrifici e le esperienze fatte ed avute in questi anni, hanno dato  straordinari risultati” Qual è la difficoltà più grande per una ballerina italiana in America? “Il mondo della danza, sia in Italia che nel resto del mondo, conta un elevato numero di artisti, soprattutto di donne. La competizione è davvero tanta, ma alla fine prevale sempre la meritocrazia. Basta avere tanta forza di volontà e la voglia di non arrendersi mai!” A che età ha iniziato a ballare? “Ho iniziato con lo studio della Danza Classica quando avevo 6 anni, a Salerno, presso la scuola di Loredana Mutalipassi, ed inseguito, mi sono avvicinata anche all’affascinante mondo della Danza Contemporanea e Jazz”. Quando ha deciso di lasciare l’Italia per tentare il successo dall’altra parte dell’oceano? “Ho lasciato l’Italia nel 2014, a 22 anni. In seguito all’immissione alla Alvin Ailey School. Un’occasione alla quale non potevo di certo rinunciare e che alla fine si è rivelata vincente” Crede che la sua vita ormai sia in America o sogna di ritornare in Italia? “Mi piacerebbe poter avere la possibilità di potermi esibire e poter lavorare egualmente anche in Italia, visto che è la mia terra natale e anche uno dei paesi più belli e ricchi di storia e arte al mondo. Il mio cuore è sempre in tutti e due i luoghi, vedremo cosa mi riserverà il futuro” Qual è il suo più grande desiderio come artista? “Il mio più grande desiderio è che la figura dell’artista possa acquisire un ruolo più importante e significativo nella società attuale. L’arte sta purtroppo perdendo quella che è la sua bellezza e purezza. Essere artisti è uno stile di vita che comporta sacrifici e duro lavoro, ma che regala tanta soddisfazione e emozione. Sarebbe bello valorizzare la figura dei ballerini in Italia!” Progetti per il futuro? “Questa estate ho completato la mia certificazione all’American Ballet Theater. Questo inverno sarò direttrice artistica per lo “Schiaccianoci” con la compagnia del Long Island Ballet Theater. È per me davvero importante, perché questo spettacolo è considerato come una vera e propria tradizione natalizia.  Avrò poi qualche performance come ospite e comincerò la preparazione per alla stagione primaverile di balletto” La cosa che le manca di più dell’Italia? “La cosa che più mi manca dell’Italia sono sicuramente la mia famiglia e i miei amici, ma ho anche nostalgia del profumo del mare e della costiera Amalfitana”.