A passeggio tra bunker e rifugi antiaerei sul Masso della Signora - Le Cronache
Salerno

A passeggio tra bunker e rifugi antiaerei sul Masso della Signora

A passeggio tra bunker e rifugi  antiaerei sul Masso della Signora

di Clemente Ultimo

Un tour alla scoperta di fortificazioni di cui si è persa da tempo la memoria e, soprattutto, di un pezzo di storia – salernitana in primo luogo, ma non solo – che in tanti ignorano. Questo e molto altro è il “Bunker Tour”, iniziativa giunta alla sua terza edizione, in calendario per il prossimo 25 settembre: seguendo un percorso di trekking che si snoda attraverso il versante di colle Bellara – più noto ai salernitani come Masso della Signora – sarà infatti possibile osservare da vicino, ed in qualche caso percorrere, tratti di ricoveri antiaerei, bunker, postazioni di artiglieria e baraccamenti risalenti all’ultimo conflitto mondiale. Percorrendo un itinerario di un paio di chilometri si toccheranno i luoghi che ricordano gli eventi del settembre del 1943, quando Salerno e la sua provincia divennero campo di battaglia tra le forze alleate -sbarcate sulle spiagge salernitane il giorno 9 – e quelle tedesche, impegnate in una dura battaglia difensiva prima di ripiegare verso nord. Ad organizzare l’iniziativa è l’associazione storico-culturale “Avalanche 1943” in collaborazione con il museo MOA di Eboli ed una rete di gruppi ed associazioni (Anima Libera, Federazione Nazionale Maestri del Lavoro di Salerno, gruppo di rievocazione storica “Noi soldati al fronte ‘43-’45, Italy War Route, Il Cercatore) che a vario titolo hanno contribuito alla preparazione della terza edizione del “Bunker Tour” e saranno sul campo domenica prossima. Ma come nasce l’idea di ripercorrere la storia della battaglia del settembre ’43 seguendo il filo delle fortificazioni che ancora oggi – sebbene spesso ignorate – punteggiano il nostro territorio? «Tutto è nato qualche anno fa – spiega Pasquale Capozzolo, presidente dell’associazione Avalanche 1943 – quando in collaborazione con il museo MOA ha preso avvio il progetto “Mappami Salerno”, finalizzato a individuare e censire tutte le postazioni militari risalenti ai due conflitti mondiali presenti sul territorio della nostra provincia. Nel corso degli anni ne abbiamo individuate un centinaio, mappati anche grazie alla collaborazione con l’Università di Salerno, che mise a disposizione dell’iniziativa uno specifico software. Da questa ricognizione sul territorio è nata, quasi per scommessa, l’idea del primo tour tra i bunker che ancora esistono sulle colline della città. L’obiettivo finale di “Mappami Salerno” resta, comunque, quello di arrivare alla creazione di un grande percorso turistico-culturale». Un obiettivo ambizioso per un territorio, ed in particolare per la città di Salerno, che appare incapace di mettere a sistema questo patrimonio storico, anche in prospettiva di una sua valorizzazione turistica. Qual è la causa di queste difficoltà a suo giudizio? «Come sempre le cause sono numerose e diverse, certamente conta il fatto che difficilmente qui si riesce a fare rete, a costruire collaborazioni che rispettino e valorizzino i contributi di tutti i partecipanti. Diciamo che a Salerno c’è un po’ quello che potremmo definire il complesso della prima donna: ognuno punta a fare da solo per non dover condividere oneri ed onori. C’è poi da tenere in conto un altro aspetto: molti salernitani, per quanto possa apparire paradossale, ignorano gli eventi del periodo 1943-’44: dallo sbarco alleato all’esperienza di Salerno capitale: in questo contesto non è facile promuovere iniziative su questi temi. Più in generale, poi, c’è da dire che in Italia non c’è grande attenzione per il turismo militare». A dispetto di ciò il prossimo 25 settembre si va con la terza edizione del “Bunker Tour”. «Sì, dopo un anno di pausa ripartiamo con le visite guidate tra i bunker del colle Bellara. I partecipanti saranno accompagnati alla scoperta delle postazioni militari che punteggiano la collina, saranno offerte spiegazioni su quanto avvenne in quel periodo e saranno mostrati diversi reperti. Quest’anno allestiremo nella pineta un ospedale da campo americano, così da dare un’idea concreta dell’atmosfera di quei drammatici giorni. Qualche altra “sorpresa” la sveleremo solo nel corso della visita: ci sarà davvero da divertirsi». Per quanti volessero partecipare all’edizione 2022 del “Bunker Tour” si ricorda che è necessaria la prenotazione mediante messaggio WhatsApp al 331 9448458 o via mail scrivendo a avalanche1943@libero.it.