Le bellezze sconosciute di Angri rivivono grazie alla DoriaArt - Le Cronache
Provincia Angri

Le bellezze sconosciute di Angri rivivono grazie alla DoriaArt

Le bellezze sconosciute di Angri  rivivono grazie alla DoriaArt

di Anna Villani

Ciro Smaldone, detto “Rispoli” è un personaggio noto in città, nel tempo si è posto un obiettivo preciso: valorizzare Angri e farla conoscere il più possibile per la varietà di monumenti e opere storiche presenti. Tra le sue passioni oltre al cibo ci sono infatti l’arte e la storia. Per questo motivo, nel maggio del 2014 ha fondato DoriaArt, allo scopo di far conoscere a gruppi di turisti la storia dei Doria e le tracce storiche contenute nella città doriana. Inizialmente, nutriva una grande passione per gli scavi archeologici di Pompei nel tempo si è guardato intorno e ha pensato che fosse giunto il momento di richiamare visitatori per portarli anche ad Angri, forte delle bellezze presenti, sebbene alcune, a suo dire, del tutto sconosciute. “Forse – dice – l’80% degli angresi ignorano quante cose belle ci sono da scoprire”. Di qui l’impegno fondativo di un’associazione: DoriaArt che conta su Facebook oltre 7mila mi piace. “Siamo un’associazione culturale e religiosa che ha come obiettivo quello di valorizzare le bellezze” dice Smaldone, affiancato nella sua promozione culturale da diverse guide locali tra cui diversi giovani. Quanti turisti e visitatori avete portato ad Angri fino ad oggi? Oltre 600 gruppi con un punto di contatto importante ad Afragola grazie ad una nota ditta di trasporti. Che itinerario fate seguire a chi arriva ad Angri? I Giardini di Villa Doria, il Castello Doria, la biblioteca Doria, la parte del centro storico, Via di Mezzo, la Biblioteca comunale, con impronte culturali antichissime di arte catalana, la Collegiata di san Giovanni Battista, via Incoronati, la cappella di san Giuda Taddeo che chiamiamo “cappella del purgatorio” e poi la cappella dei santi Cosma e Damiano con i sette dormienti. Siamo stati i primi a portare in visita i turisti nei luoghi cari ad Alfonso Maria de Fusco quando ancora non era santo. Li accompagniamo presso le suore battistine. Ci allunghiamo talvolta pure al convento di San Francesco e di Sant’Antonio a Cava dei Tirreni, alla Basilica di Sant’Alfonso Maria dei Liguori a Pagani e restano sempre felici per tutto quanto vedono e che trovano bellissimo, restano assolutamente meravigliati perché non se lo aspettano. Qual è la provenienza di questi flussi turistici? Dall’estero pochi, ma tantissimi da Bari e Foggia, da Napoli e Caserta, dal nord Italia Asti, Monza, Bergamo, Torino e Venezia, da Venezia fino a 5 gruppi pure abbiamo avuto. Mi contattano grazie al web o col passaparola grazie ad amici o a familiari che sono già stati qui e ne parlano poi benissimo. Angri, città dunque ricca di bellezza A volte pure ignorata o sconosciuta dagli stessi angresi, ad esempio la Collegiata di san Giovanni Battista ha delle bellezze uniche nel suo genere, ad esempio due statue antichissime di san Giovanni Battista, una, la più antica del sud Italia mentre l’altra pure ha un grande valore ed è in argento, bronzo e ottone. Ma più in generale è la stessa Collegiata ad avere tante cose belle e sconosciute, anche la cripta sarebbe da visitare, più antica della Collegiata medesima. Oltre ai monumenti abbiamo svolto ricerche pure sui documenti antichi, ad esempio abbiamo scoperto che Al Capone avesse origini angresi, la mamma ed il papà erano di Angri, furono uniti in nozze dal santo di Angri Alfonso Maria Fusco, i primi due fratelli nacquero ad Angri ed il primo fratello divenne poliziotto in America. Abbiamo visionato carte, archivi, un lavoro incredibile per cui fummo contattati da tanti studiosi. Ringrazierò sempre don Enzo Leopoldo per la sua disponibilità a farci accedere ai vari documenti presenti nella Collegiata per permetterci di fare le nostre ricerche. Qual è il suo desiderio? Far conoscere Angri e la sua storia, portare ancora tantissimi turisti, elevare questa città al livello di Pompei. Poter far conoscere la cripta della Collegiata di San Giovanni Battista e magari realizzarci un presepe di antica tradizione. Vorrebbe ringraziare qualcuno per l’impegno profuso per l’Associazione? Sì, ci terrei di ringraziare quelli a noi più vicini, il cavaliere Antonio d’Ambrosio, che ci permette di vistare il Castello e la Biblioteca, Mattia D’Antuono neo diacono, Antonio Pontecorvo, molto preparato sulla storia di Angri, studente dell’Accademia delle Belle Arti, Flora Manzi, Sonia Maiorino, Jessica Matrone, Maria Grazia De Angelis e Paolo Rizzano.