Riaperto al pubblico uno dei gioielli del patrimonio culturale cittadino - Le Cronache
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Riaperto al pubblico uno dei gioielli del patrimonio culturale cittadino

Riaperto al pubblico uno dei gioielli del patrimonio culturale cittadino

di Monica De Santis

Alla presenza del vice sindaco e assessore Paky Memoli e del Consigliere provinciale delegato alla cultura, alla valorizzazione e conservazione del patrimonio museale, delle biblioteche e dei beni culturali Francesco Morra, ieri mattina il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, ha riaperto al pubblico il Museo archeologico provinciale. “Avevo preso un impegno pubblico con la città di Salerno – dichiara il Presidente Michele Strianese – sulla riapertura del Museo archeologico di via San Benedetto per la fine dell’estate e sono particolarmente felice della promessa mantenuta. Il Museo è una struttura molto prestigiosa sia come contenitore, quindi dal punto di vista storico e architettonico, sia per i reperti di enorme pregio che contiene e che raccontano la storia del nostro territorio, dalla preistoria alla tarda età imperiale romana, senza parlare della celebre testa di Apollo cantata da Giuseppe Ungaretti e diventata di fatto il simbolo dei nostri musei provinciali. Lo scorso gennaio 2022, in una intervista, avevo annunciato la mia volontà precisa di intervenire su questa struttura chiusa dal dicembre 2019 a causa dei danni e infiltrazioni che violenti nubifragi avevano provocato al tetto, sottotetto e alla pavimentazione. E diedi la mia parola che la Provincia di Salerno avrebbe trovato i soldi e riaperto il Museo particolarmente amato dai salernitani e incardinato nel cuore cittadino. Ha detto ancora Strianese – Ci volevano più di 150 mila euro che non avevamo, ma in sinergia con il settore Patrimonio diretto da Angelo Michele Lizio, siamo riusciti a realizzare gli interventi urgenti necessari per rendere il Museo nuovamente accessibile e fruibile al pubblico. Abbiamo quindi provveduto all’impermeabilizzazione della copertura, alla sostituzione di elementi della controsoffittatura e dei pannelli traslucidi del velario. Oggi finalmente il Museo archeologico provinciale di Salerno riapre. Uno dei gioielli del patrimonio culturale cittadino viene restituito ai salernitani e questo anche grazie alla filiera istituzionale che Provincia, Comune di Salerno e Regione Campania hanno costituito nel seguire con molta attenzione tutte le dinamiche. Importante poi il supporto del Consigliere provinciale delegato alla cultura e al patrimonio culturale Francesco Morra, il quale, appena ricevuta la delega nel febbraio scorso, si è subito coordinato con il settore Pianificazione strategica e sistemi culturali diretto da Gioita Caiazzo”. Soddisfatta per la riapertura anche il vice sidaco Paky Memoli: “In questo museo, quando sono stata consigliere provinciale ho organizzato tanti eventi. E’ un luogo al quale sono particolarmente legata, ed oggi finalmente grazie all’impegno della Provincia viene riconsegnato in primis alla città e poi a tutti gli amanti della cultura che finalmente ritrovano un luogo ricco di storia e di reperti unici nel loro genere. E’ fondamentale arricchire le nostre conoscenze. La conoscenza è la meraviglia di tutte le cose, diceva il filosofo Aristotele. E proprio partendo da questo dobbiamo continuare a lavorare per arricchire il nostro bagaglio culturale e quello delle generazioni che verranno”. Ed anche il consigliere provinciale Francesco Morra: ha voluto esprimere la propria soddisfazione nel rivedere aperto il museo salerniano: “Abbiamo tutti unito i nostri sforzi in un grande lavoro di squadra. Grazie all’impegno di Michele Strianese siamo riusciti a riaprire questo museo straordinario. Ora dobbiamo proseguire per gestirne al meglio la fruizione. Vogliamo attivare laboratori didattici e altre iniziative in sinergia con le scuole. Quest’anno stiamo organizzando un momento di approfondimento all’interno della Borsa Mediterranea del turismo archeologico per coordinarci con le altre Province italiane sulla gestione del nostro patrimonio culturale. È necessario fare rete e per esempio, noi che ospitiamo la testa di Apollo, stiamo pensando a un gemellaggio con il museo archeologico di Reggio Calabria, che espone i famosi bronzi di Riace. Lavorare in squadra ci permette di essere veramente a servizio dei nostri cittadini, a iniziare proprio dalla valorizzazione del nostro stupendo patrimonio culturale.”