A Vietri Andrea Capobianco, reduce dagli europei di basket di categoria in Turchia - Le Cronache
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A Vietri Andrea Capobianco, reduce dagli europei di basket di categoria in Turchia

A Vietri Andrea Capobianco, reduce dagli europei di basket di categoria in Turchia

di Anna Cuffaro

Si è tenuto lo scorso 30 agosto, primo settembre e 4 settembre, a Vietri sul Mare, presso il campetto dell’oratorio dei salesiani, il Primo torneo di Pallacanestro 3×3, organizzato da Massimo Pinto e Luca Cosentino, in collaborazione con il Comune di Vietri sul Mare, la Pro Loco di Vietri sul Mare e il Csi di Cava de’ Tirreni. Nel corso della manifestazione sportiva, che ha visto la partecipazione di tante squadre divise per categoria, è stato consegnato un premio speciae a Coach Andrea Capobianco, reduce dagli europei di basket di categoria in Turchia, che a margine della premiazione si è raccontato ed ha raccontato il suo amore per il basket Qual è il momento del movimento della pallacanestro giovanile dopo la sosta forzata a causa del covid? Il movimento giovanile italiano è un movimento vivo. Le Nazionali giovanili maschili negli ultimi 10 anni si sono qualificati a 4 Mondiali. In questo Europeo ci siamo classificati al 6° posto, mettendo alle nostre spalle Nazioni con storia cestistica e blasone riconosciute nel tempo, come la Croazia, la Grecia ed altre E’ un movimento che ha sofferto tanto la pausa forzata dovuta al Covid, ma che sta rispondendo con grande voglia ed entusiasmo e con risultati incoraggianti in tutte le competizioni di categoria, con la voglia di mettere nel “mirino” nazione come la Spagna, la Francia che hanno fatto un gran lavoro e si trovano in questo momento qualche passo avanti. Oggi lei è a Vietri sul mare. Cosa la lega a questo paesino della Divina costiera? Vietri è un posto in cui sono sempre stato benissimo. Ho abitato qui negli anni in cui ho allenato a Salerno e da un po’ ho comprato casa. Ci torno appena posso perchè – oltre alla bellezza paesaggistica che chiaramente la caratterizza – ritrovo quella dimensione familiare, fatta di valori ancora vivi e presenti, che ti permettono di vivere assolutamente integrato in questa realtà cittadina. Il rapporto umano che si riesce ad instaurare un po’ con tutti, i ragazzi che ancora giocano per strada, sono cose che creano una cultura familiare bella…che mi fa stare bene. Nella settimana appena trascorsa – all’Oratorio Salesiano di Vietri – c’è stato il primo torneo 3×3 e lei non ha fatto mancare la sua prestigiosissima presenza per un saluto. Come le è sembrato? Che aria si è respirato? Pensa che a Vietri possa iniziare un movimento cestistico? Un torneo con una cornice pazzesca, un campo che affaccia sul golfo di Salerno è qualcosa di incredibile. Un’organizzazione perfetta che ha coinvolto tutti i presenti, creando un clima emotivo favorevole per far trascorrere del tempo ai ragazzi in modo sicuro e piacevole, dove tutti hanno giocato senza risparmiarsi, dando il massimo. Mi è sembrato un primo torneo dove ci sono state tante caratteristiche positive: organizzazione, emozioni, bellezza del posto, voglia di condivisione con tutti, dai bambini agli adulti, qualcosa di davvero piacevole ma di questo non avevo dubbi conoscendo gli organizzatori. E’ stata una cosa positiva, ci si può migliorare, come sempre nella vita, ma il punto di partenza è molto alto, tutto questo grazie anche agli sponsor, agli enti, alle istituzioni, insomma a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. Tutto questo può creare delle solide fondamenta per iniziare un nuovo movimento cestistico. Mi piace sempre ricordare che lo sport è una scuola di vita importante e, soprattutto in uno sport di squadra, dove il pallone è uno e bisogna condividere il gioco per raggiungere un risultato, si viene a contatto con importanti valori per la vita di tutti i giorni e quando si riesce a far passare questi messaggi sicuramente i genitori sono più invogliati a far sperimentare i propri figli a fare queste esperienze. È arrivato, dunque, il momento di far nascere un team di pallacanestro bello e di importante a Vietri sul Mare. Quali sono i suoi suggerimenti per far nascere entusiasmo ai ragazzi che si vogliono avvicinare a questo meraviglioso sport? Per far nascere entusiasmo nei ragazzi la prima cosa non è apparire ma essere. Credo che sia fondamentale che chi si prenderà cura di questo movimento cestistico avrà l’obbligo di trasmettere messaggi che creino entusiasmo costruito sui fatti. Oltre al messaggio, chiaramente, ci vorranno competenze e professionalità. Sarà un piacere, stando spesso a Vietri, andare a trovare questi ragazzi e chi li guiderà. Per chiudere un saluto e…una previsione per la nostra Italia impegnata negli europei di Milano Sicuramente non posso fare il mago nel fare previsioni. Ma avendola vista da vicino, posso dirvi che sono un gruppo magnifico, questi ragazzi giocano di squadra e non mollano niente. Sono certo però, che questi ragazzi ci faranno sognare, insieme allo staff tecnico, al coach Pozzecco e tutto il movimento pallacanestro a partire dal Presidente Petrucci, che hanno creduto e credono fortemente in loro.