In fiamme l’auto di Vincenzo Botta, presidente della Pro Loco: “camorra” - Le Cronache
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In fiamme l’auto di Vincenzo Botta, presidente della Pro Loco: “camorra”

In fiamme l’auto di Vincenzo Botta, presidente della Pro Loco: “camorra”

di Erika Noschese

“E’ stato un attentato di matrice camorristica”. Non ha dubbi Vincenzo Botta, presidente della Pro Loco di Siano, vittima di un vero e proprio attentato che avrebbe messo a rischio la sua vita e quella di altre persone. Nella notte, infatti, ignoti avrebbero incendiato l’auto della figlia, con impianto Gpl. “La cattiveria nell’abisso dell’animo umano,mi sorprende sempre. Non diventerò mai così bravo da poterla comprendere, né così povero d’animo da imparare a farla. Nel pieno della notte, con una bottiglia contenente benzina è stata data alle fiamme l’auto di mia figlia, parcheggiata nel cortile di casa. L’auto comprata con i risparmi di enormi sacrifici lavorando a circa 1000 km da casa – ha raccontato Botta attraverso i suoi canali social – La bottiglia è stata ritrovata dai carabinieri e dai vigili del fuoco accorsi immediatamente sul posto che ringrazio vivamente. La cattiveria umana si alimenta di sentimenti di invidia,gelosia, rabbia, di sentimenti malevoli, non pensarla come gli altri può portare a tutto questo? Nel cortile erano parcheggiate altre 5 auto, una delle quali con impianto Gpl e nelle abitazioni vi erano una decina di persone, l’auto si trovava a pochi centimetri dal tubo del gas di casa. Delle persone hanno rischiato di morire in modo tragico. É stato un attentato di matrice camorristica”. Il presidente della Pro Loco ha raccontato la “figlia è rimasta traumatizzata, piangendo tutta la giornata e perdendo la propria sicurezza. Una ragazza che si è data anima e corpo ad accudire la famiglia dopo la perdita della cara mamma. Personaggi che amano e praticano la menzogna, l’odio, devono dare conto a Dio, perché il popolo già li ha condannati. Da parte mia, continuo ad andare avanti per la mia strada, a testa alta, come ho sempre fatto, la stima e la solidarietà che avete dimostrato in tanti di voi alla mia famiglia dimostra che siete dalla parte delle persone perbene, che amano e vogliono bene al nostro Paese”. Stando a quanto emerso, alla base dell’attentato le scelte non condivise per le manifestazioni in città: “Le ultime manifestazioni hanno dato vigore e genialità al nostro paese. Le notti di San rocco dove migliaia di giovani si sono divertiti e la maestosità è la bellezza dell’accensione dei fuochi pirotecnici del campanile di San Rocco dimostrano che Siano è per le cose belle. Io continuerò a dare il mio contributo, senza piegarmi a nessuno. Sono stato dai carabinieri per denunciare l’accaduto e ringrazio il Maresciallo, persona squisita e gli uomini della tenenza dei carabinieri di Mercato San Severino che sono venuti a casa. La violenza ha portato sgomento, paura che non auguro a nessuno. Neanche a chi ha compiuto questo gesto vile, mafioso e criminale. Grazie di cuore a tutti”, ha poi aggiunto. “Quello che è successo la scorsa notte al presidente della Pro Loco Vincenzo Botta è un atto vile e deplorevole, che va condannato e denunciato. Un attacco fatto ad una persona sempre disponibile, educata, civile e sempre attento e attivo per il bene di Siano. Spero solo che chi si è macchiato di questo gesto infame e vigliacco, venga preso.
Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà ad Enzo e alla sua famiglia”, ha dichiarato un amico di famiglia. Tanti i messaggi di solidarietà. Dopo la denuncia in corso le indagini dei carabinieri per risalire all’autore del gesto e capire cosa lo avrebbe spinto a compiere un vile gesto, mettendo a rischio tante persone.