SALERNO – Briefing finale di mercato per Morgan De Sanctis, il quale ieri ha incontrato al Mary Rosy la stampa per parlare delle prospettive della Salernitana dopo la chiusura della campagna traferimenti: “La Salernitana grazie alla Proprietà ha fatto investimenti importanti, abbiamo fatto quindici operazioni in entrata e ventidue operazioni in uscita. L’obiettivo era arricchire e migliorare la rosa anche con calciatori che già conoscevano il campionato italiano. Siamo soddisfatti del lavoro fatto perché abbiamo mantenuto anche otto undicesimi dei titolari del finale della scorsa stagione che hanno compiuto il miracolo salvezza. Questo è un valore che andava riconosciuto a chi aveva fatto bene l’anno scorso e pensiamo possa continuare a fare bene con la Salernitana”. Un incontrofortemente voluto da De Sanctis innanzitutto per ringraziare il suo staff: “Questa conferenza è l’occasione per ringraziare Simone Lo schiavo, Giulio Migliaccio, Massimiliano Dibrogni e tutti gli avvocati che ci hanno aiutato in questi mesi. Con l’allenatore sin dall’inizio abbiamo condiviso un progetto tecnico che è stato applicato durante il mercato. Ho sempre sottolineato il fatto che sarebbero arrivati giocatori giusti al momento giusto e con Piatek le condizioni si sono verificate nel rush finale”. Piatek è stato il colpo finale: “Krzysztof è un giocatore importante che completa la nostra rosa. Siamo consapevoli che il nostro parco attaccanti è completo, con tantissime soluzioni e già nelle prime partite si è capito che il tema tattico proposto dalla Salernitana è diverso da quello dello scorso anno. Penso che adesso abbiamo zero alibi e ci sia un profondo senso di responsabilità da parte di tutti per fare in modo che questa squadra sia competitiva tutte le domeniche su tutti i campi. Quando è iniziato il mercato abbiamo valutato la necessità di migliorare la difesa, completare il centrocampo e cambiare le caratteristiche della fase offensiva. Volevamo creare un’idea di squadra forte e rocciosa”. Poi De Sanctis parla della sua esperienza, la prima da responsabile: “Nella mia carriera ho sempre anteposto l’obiettivo del club a quello personale, sono un Direttore Sportivo giovane quindi mi aspettavo ci fosse un po’ di scetticismo iniziale nei miei confronti. Porto avanti un senso di aziendalismo indiscusso e ho delle certezze personali che mi fanno accettare con consapevolezza e serietà l’espressione popolare. Personalmente sono rimasto sempre concentrato sugli obiettivi prefissati con la Proprietà e le critiche mi hanno dato gli stimoli giusti pur restando molto sicuro di me stesso”. Sulle operazioni di mercato: “Tra i movimenti più importanti considero il rinnovo dei contratti di Bohinen e Lassana Coulibaly che sono due calciatori importanti e centrali nel nostro progetto tecnico-tattico. Non mi aspettavo tutte queste difficoltà nelle operazioni in uscita, sono state ventidue operazioni complicate e lunghe perché in tanti casi non c’è stata piena consapevolezza e collaborazione per una soluzione condivisa. Era un numero necessario perché si è creato un profondo dislivello con la nuova proprietà fra quello che era la Salernitana prima e ciò che è la Salernitana adesso. Siamo nella condizione di andare su tuti i campi ed esprimerci con un certo tipo di potenziale per fare in modo di portare a casa punti” ha proseguito De Sanctis. “Non fissiamo degli obiettivi precisi ma ci deve essere la consapevolezza in tutti che si può fare meglio di quanto prefissato ad inizio mercato. L’unica mia preoccupazione è che domenica dopo domenica l’obiettivo sia più importante possibile. Per me non è più un’utopia pensare che questa squadra possa salvarsi prima della penultima giornata”. Iervolino è stato fondamentale: “Per me l’entusiasmo del Presidente è una forma di riconoscenza che si porta dietro chiunque sta dentro la Salernitana, possiamo solo ringraziarlo per gli sforzi compiuti. Ho avuto delle difficoltà iniziali perché la Salernitana veniva vista come il brutto anatroccolo ma internamente sapevamo che potevamo ambire a diventare un cigno. Devo ringraziare tutti i giocatori importanti che ci hanno dato fiducia. Ora la Salernitana viene vista come un elemento di disturbo importante, sento costantemente il rumore dei nemici, ci siamo messi in un’area di competitività e spesso siamo riusciti a vincere delle vere e proprie sfide di mercato. I tifosi hanno accolto giocatori che già conoscevano e stanno imparando a conoscere altri ragazzi che avranno bisogno di più tempo per affermarsi. Il principale protagonista di questo mercato è stato il Presidente che ha profuso sforzi economici importanti ed un grande entusiasmo. Questo club per gli agenti è una grande opportunità perché siamo una Società seria, giovane e fresca che si vuole consolidare in massima serie e lo sta facendo. La Salernitana ha fatto un mercato di consolidamento per arricchire qualitativamente la rosa e fare in modo che possa giocarsela su tutti i campi. Oggi inizia una seconda fase in cui dobbiamo attivare un circuito virtuoso in cui sviluppare dei giovani e valorizzare giocatori forti. La Salernitana deve diventare un progetto di calcio sostenibile”. In merito alle operazioni in uscita: “Vedere una luce diversa e quindi immaginarsi di dover abbandonare la Salernitana nel momento più bello non è stato facile per molti. Tutto questo ha complicato diverse operazioni in uscita, abbiamo compiuto gli sforzi economici necessari per permettere a molti giocatori di mostrarsi e mettersi in gioco”. Sul settore giovanile granata: “Deve diventare una risorsa importante, è un percorso lungo che necessita di tempo. Il Presidente si sta impegnando molto e sta compiendo sforzi importanti. Bisognerà fare di tutto per non retrocedere e non rallentare il processo di crescita”. De Sanctis ha quindi concluso: “Molti prestigiosi club internazionali stanno iniziando a capire cosa sta diventando la Salernitana, questa campagna acquisti ha dato l’attestazione di essere riconosciuta nel mercato internazionale ed è uno dei valori più importanti ottenuti”.
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