Bolletta da oltre 1000 per un negozio di abbigliamento - Le Cronache
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Bolletta da oltre 1000 per un negozio di abbigliamento

Bolletta da oltre 1000 per un negozio di abbigliamento

di Marco Visconti

I rincari energetici continuano a creare difficoltà per chi gestisce un’attività commerciale. Questa volta sono Santino Ruggiero e Virginia Granato ad arrabbiarsi di aver pagato cifre decisamente elevate per il consumo di energia elettrica. Santino Ruggiero è proprietario del negozio, «Men at work», che si occupa della vendita di abiti da lavoro, ed è ubicato a Pagani in via Cesarano n.170, inoltre è proprietario del pub «Wood» situato in via San Domenico n.51. Santino ha affrontato una spesa stellare, rispetto ai consumi, nell’ultima fattura dell’energia elettrica che riguarda il suo negozio «Men at work». La fattura è bimestrale: giugno e luglio 2022, l’importo che ha pagato è di 1.257,88€ per un consumo energetico di 2029 kilowatt. Il prezzo è decisamente alto se messo a confronto con la fattura bimestrale: giugno e luglio del 2021, che ha pagato 406,11€ per aver consumato 1802 kilowatt. Seppur nel mese di giugno e luglio del 2022 Santino ha consumato 227 kilowatt in più rispetto al consumo di energia nei mesi di giugno e luglio del 2021, ha dovuto triplicare la spesa. Per ciò che concerne il pub, attende timoroso l’ultima fattura perché il pub consuma maggiore energia elettrica rispetto al negozio di abbigliamento di abiti da lavoro. Virginia Granato, moglie di Santino Ruggiero, è la proprietaria dell’asilo nido «Hello Spank» situato a Pagani in via Alcide de Gasperi n.251. Nella fattura bimestrale: giugno e luglio 2022 ha pagato un importo di 920,70€ consumando 1471 kilowatt, mentre nella fattura bimestrale: giugno e luglio 2021 ha pagato 164,66€. Di fronte a queste spese così elevate per le sole fatture dell’elettricità, Santino Ruggiero evidenzia le sue preoccupazioni: «Se continuiamo per questa direzione, ho il timore che nel giro di qualche mese le attività commerciali rischiano di chiudere peri il rincaro energetico. Un’attività come la mia, che vende abbigliamento da lavoro, deve sostenere una spesa di 20€ al giorno per il consumo di energia elettrica, più 40€ di fitto, più le altre spese, non so quanto possa reggere. Bisogna che la politica nazionale si svegli e dia una dritta su questa situazione dei rincari energetici, dunque bisogna fare azioni concrete. Le piccole attività commerciali fin dove possono aumentare i prezzi dei propri prodotti? Visto che gli stipendi non sono aumentati quindi l’utente finale non può sostenere aumenti così fuori controllo. Tutti i politici di ogni livello dovrebbero impegnarsi concretamente, non a chiacchiere, devono dimostrare, almeno una volta nella vita, di voler davvero bene al popolo, alle attività commerciali, dando a loro un aiuto. Tutti insieme, senza guardare i colori, le appartenenze, dobbiamo intervenire su questa emergenza energetica. Dopo l’emergenza pandemica da Sars-CoV-2, che ha portato tanti danni sul tessuto economico e sociale dell’Italia, ci troviamo l’emergenza energetica che rischia di far affondare tutto il settore commerciale italiano». I consiglieri comunali di minoranza, Vincenzo Calce e Anna Rosa Sessa, della città di Pagani premono, invece, sul piano politico locale affinché si faccia un’azione efficace per il problema del rincaro energetico: «Occorre intervenire anche su un piano politico locale attraverso le comunità energetiche. Non si è ancora sentito alcun intervento, discussione o proposta sul caro bollette da parte di questa amministrazione, ancor una volta poco sensibile, preparata o incline alle reali problematiche. Non solo la città è letteralmente al buio ma non c’è nessuna visione futura e prospettata nel breve e lungo periodo per fronteggiare la crisi energetica, che attanaglia aziende e penalizza ulteriormente i cittadini degli ultimi tempi. La politica locale non si è preoccupata nemmeno di convocare un tavolo di esperti per promuovere soluzione e ricorrere alla “costituzione delle Comunità Energetica”. Le comunità energetiche sono un insieme di soggetti che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio tra pari. Le comunità energetiche rappresentano quindi un modello innovativo per la produzione, distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Questo modello fonda i suoi valori sulla lotta allo spreco energetico e sulla condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale. L’obiettivo primario della creazione delle “Energy Community” deve essere quello di fornire benefìci ambientali, economici o sociali alla comunità stessa e all’area locale in cui questa opera. Il nostro comune potrebbe realizzare su strutture impianti fotovoltaici o favorire la realizzazione delle comunità energetiche sfruttando bandi o coinvolgendo operatori privati».