Andria ricorda quando accolse Gorbachev, ospite al Giffoni FF - Le Cronache
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Andria ricorda quando accolse Gorbachev, ospite al Giffoni FF

Andria ricorda quando accolse Gorbachev, ospite al Giffoni FF

di Alfonso Andria*

Quando nel luglio del 1997 accolsi Mikhail Gorbachev all’ingresso del Palazzo Sant’Agostino, sede istituzionale della Provincia, sapevo di trovarmi al cospetto di un personaggio che ha cambiato la storia del mondo ma non immaginavo che si sarebbe stabilito, in pochi istanti, un rapporto di confidenza grazie alla straordinaria sorprendente semplicità dell’uomo, alla sua disponibilità, al suo sorriso. Aveva già reso visita agli altri rappresentanti istituzionali – il Prefetto dell’epoca Natale D’Agostino, il sindaco Vincenzo De Luca – prima dell’incontro nel salone di rappresentanza della Provincia con tutte le autorità locali, con i Sindaci del Salernitano e i Consiglieri e Assessori Provinciali. Tutto ciò fu la felice conseguenza di un invito che Claudio Gubitosi, a nome del Giffoni Film Festival, aveva formulato già qualche anno prima al Presidente: la perseveranza e la tenacia di Claudio furono premiate!
Nel mio indirizzo di saluto feci cenno alle bellezze paesaggistiche e ambientali, al patrimonio culturale, alle tante potenzialità e anche alle problematiche dell’immenso territorio che l’Ente amministra e a conclusione Gorbachev, naturalmente con la mediazione dell’interprete prese la parola. Nella parte conclusiva di un intervento dal tono molto cordiale (il cui testo sarebbe stato pubblicato dopo qualche mese sulla rivista della Provincia), il Presidente espresse un apprezzamento sulla funzione e sul ruolo delle province dal punto di vista della dimensione territoriale e istituzionale, con queste parole: “Voglio augurare un grande futuro ai cittadini della provincia di Salerno. Mi hanno già illustrato quali sono i settori di attività produttiva, artigianale, commerciale. Grazie al suo intervento, signor presidente, ho saputo ancora di più questa mattina. Sono particolarmente vicino ai processi di sviluppo attivati nella vostra provincia, perché anche io sono di origini meridionali, appartengo cioè ad una provincia del sud della Russia e so che ogni paese è forte e stabile se la provincia è forte e stabile.”
Ci spostammo, poi, a Castel Rovere di Giffoni Valle Piana, nella Villa Siniscalchi, dove la Provincia aveva organizzato un pranzo d’onore al quale partecipò anche la consorte di Gorbachev, Signora Raissa. E qui racconto altri due episodi particolari. Il primo: nel viale d’ingresso della tenuta l’illustre ospite fu accolto dai proprietari e dall’Onorevole Ciriaco De Mita, il primo Presidente del Consiglio dei Ministri che era stato in visita di Stato nella Russia della ‘perestrojka’. Naturalmente avevo invitato De Mita alcuni giorni prima. In pochi assistemmo alla bella scena dell’abbraccio tra i due, caloroso, sincero, come tra amici di antica data che si rivedono con piacere e commozione! Si appartarono per un bel po’ in conversazione riservata all’interno del palazzo. Il secondo: proprio De Mita aveva più volte raccontato in pubblico (lo ha ripetuto un paio di anni fa, intervistato da Marco Damilano davanti a un gruppo di allievi e docenti della nostra Università durante uno degli incontri di FILMIDEA curato dal Professore Pietro Cavallo) che i coniugi Gorbachev, amavano molto una canzone napoletana le cui note avevano scandito, il loro primo incontro: “Dicitencello vuje”. Chiesi perciò a Bruno Venturini di intervenire a conclusione del ricevimento per eseguire il brano con la sua bellissima voce e la suggestiva interpretazione. Fu un dono inatteso e, ancor più per questo, suscitò in loro una profonda emozione!
L’incontro conviviale si concluse con l’omaggio floreale di mia moglie alla Gorbacheva e mio di un’artistica ceramica al Presidente prima che entrambi si recassero ad incontrare i ragazzi del Giffoni Film Festival, nel lessico degli ultimi anni denominati i “Giffoners”. Già la sera precedente, introno alla mezzanotte, Mikhail Gorbachev, atteso da una folla strabocchevole, era salito sul palco del Festival, all’epoca allocato nella piazza del nuovo mercato. E lì, grazie all’intuizione originaria di Claudio Gubitosi e di un piccolo gruppo di suoi amici con i quali aveva inventato nel 1971 il “Festival del Cinema per i Ragazzi e per la Gioventù”, una piccola realtà, come Giffoni Valle Piana, un grande pubblico e tanti artisti e giornalisti venivano onorati dalla presenza carismatica di un grande protagonista del nostro tempo e della Storia del mondo.

*Presidente della Provincia di Salerno 1995/2004