Pisano: «De Sanctis scelta giusta ma... quanti gol gli ho fatto» - Le Cronache
Salernitana

Pisano: «De Sanctis scelta giusta ma… quanti gol gli ho fatto»

Pisano: «De Sanctis scelta giusta ma… quanti gol gli ho fatto»

di Enzo Sica

SALERNO – Ha dato già la sua disponibilità, così come altri suoi ex compagni di squadra, ad essere presente alla festa per i 103 anni di vita della società granata che tra sabato 18 e domenica 19 giugno vedrà manifestazioni sia al Vestuti, dove ci sarà l’incontro con le famiglie dei quattro ragazzi morti nel treno di ritorno da Piacenza nel 1999 e saranno scoperte due lapide per ricordare sia l’amico e collega Fulvietto De Maio che il mitico segretario Bruno Somma che allo stadio Arechi dove è in programma la sfida tra vecchie glorie granata e la nazionale cantanti. Giovanni Pisano, il bomber che ha fatto sognare intere generazioni di tifosi negli anni in cui ha indossato la maglia granata (parliamo di circa trent’anni fa) è rimasto praticamente con questa maglia sempre appiccicata sulla pelle. «Si – dice con orgoglio – perchè quello che mi ha dato la società e soprattutto questa meravigliosa città non lo cancellerò mai dalla mente. E dunque rispondo sempre presente quando mi chiamano per queste manifestazioni ed in questo caso si tratta anche di poter fare beneficenza, con questa partita, per tante persone che soffrono visto che il ricavato andrà a loro». Giovanni Pisano, siciliano di nascita, lavora da qualche anno con la Fiorentina e si occupa di scouting per la società viola, tra la Sicilia e la Calabria alla ricerca di futuri talenti calcistici. « Sono tre anni che lo faccio e devo dire che questo lavoro con i giovani mi rende particolarmente felice. Seguo le nuove generazioni, ragazzi dai 15 anni in poi sui campi della mia Sicilia ma anche in Calabria e li segnalo alla Fiorentina che, poi, ovviamente li valuta attentamente cercando poi tra loro giovani che possono tra qualche anno essere utili a questa società e anche al calcio italiano» Tre anni di contratto con la viola, Pisano, che scadono proprio a fine giugno. Poi… «Diciamo che la società americana toscana potrebbe riconfermare sia me che gli altri che facciamo questo lavoro di scouting a fine luglio. Anche se spero che con questa nuova società del presidente Iervolino anche da voi, a Salerno, possa essere creata una rete di scouting come c’è già in tante società di serie A e magari io ne possa farne parte» Che Iervolino stia creando un nuovo corso, in tutti i sensi, lo si è visto. Anche l’arrivo di Morgan De Sanctis come direttore sportivo rappresenta un altro punto da non sottovalutare. «Certamente. Il ribaltone che c’è stato con l’avvicendamento di Sabatini non me lo aspettavo. E’ chiaro che il presidente avrà avuto le sue buone ragioni e quando si hanno le idee chiare si punta soprattutto sui giovani, senza farsi influenzare da questo o da quel nome. E devo dire, a proposito di De Sanctis, che di lui si parlava molto bene nell’ambiente calcistico da tempo. Dunque scelta ponderata e anche efficace, spero» Qualche gol al nuovo diesse granata, quando era portiere, lo avrai fatto visto che nel 1994, in serie B, con Delio Rossi in panchina da noi lui giocava nel Pescara. «Se non ricordo male all’Adriatico vincemmo (era il mese di novembre) 4 a 1 ed io segnai una doppietta a Morgan mentre nella gara di ritorno, quando sfiorammo la promozione in A realizzai il gol del pareggio finale 1 a 1 all’Arechi. E tra i pali degli adriatici c’era sempre lui», dice ridendo. Poi vi siete persi di vista «Si, abbiamo intrapreso poi due strade diverse. Spero, però, di rivederlo presto a Salerno anche perchè le partite della Salernitana certamente le seguirò quando ne avrò l’opportunità» Augurandoti, però, che possa essere, il prossimo un campionato senza patemi d’animo, non come quello di quest’anno «Certamente la salvezza raggiunta sul filo di lana qualche mese fa è stata davvero miracolosa. Io ci credevo e in qualche altra intervista gli avevo detto che l’apporto della nuova squadra, ritoccata quasi del tutto a gennaio, poteva dare i  frutti sperati. La città si è subito identificata con questa nuova società, la spinta dei tifosi, poi, è stata un’arma vincente» Ora la Salernitana che verrà lancerà solide basi. Non credi? «Il primo punto fermo è Nicola. Davide è un tecnico dalle grandi capacità, una certezza sulla quale il presidente Iervolino scommette ad occhi chiusi. E fa bene. Guarda è stato mio compagno di squadra a Genova e posso tranquillamente dire che ha grande carisma che sarà utile nel corso del campionato di serie A che, finalmente, lo inizia dal ritiro e soprattutto si confronterà con il direttore per portare a Salerno giocatori di qualità. Ed io penso che la nuova Salernitana, che ha già basi solide visto che tanti calciatori che sono in rosa attualmente resteranno, potrà davvero entusiasmare i propri tifosi»