Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso del Comune di Serre - Le Cronache
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Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso del Comune di Serre

Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato  boccia il ricorso del Comune di Serre

di Monica De Santis

Anche il Consiglio di Stato a favore del Presidente della Provincia Michele Strianese. Dopo il rigetto da parte del Tar Campania del decreto cautelare di sospensione, richiesto nelle scorse settimane, dal Comune di Serre, ricorrente, contro l’ordinanza n. 1 firmata dal Presidente della Provincia, Michele Strianese, con la quale si concedeva l’autorizzazione allo stoccaggio temporaneo e speciale dei rifiuti rimpatriati dalla Tunisia presso le piazzole esterne della Caserma “Giuseppe Garibaldi” di Persano, nella giornata di ieri è arrivato anche il decreto della Sezione IV del Consiglio di Stato.  Decreto che ha dichiarato inammissibile l’appello presentato dallo stesso Comune di Serre contro il decreto cautelare monocratico (di rigetto) del Presidente della Terza Sezione interna di Salerno del Tar Campania. Tar Campania e Consiglio di Stato hanno dunque dato ragione alla Provincia di Salerno, che si è regolarmente costituita in giudizio tramite i suoi avvocati, su tutta la linea, rimarcando la correttezza esemplare dell’azione amministrativa e l’ottima gestione della problematica. “Non avevamo dubbi sulla correttezza della nostra ordinanza – dichiara il Presidente Michele Strianese – perché non abbiamo fatto altro che mettere in pratica ciò che si era deciso dopo le varie riunioni svoltesi presso la Prefettura di Salerno cui hanno partecipato la Procura di Potenza, la Questura di Salerno, la Regione Campania, la Provincia di Salerno, l’Eda Salerno, i Comuni di Serre, Campagna, Eboli, Altavilla Silentina, Battipaglia, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, sotto il coordinamento di Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno dott. Francesco Russo. Sulla conferma della non pericolosità dei rifiuti e della idoneità del sito di Persano, inoltre, si erano già espressi positivamente i tecnici dell’Arpac, i Vigili del Fuoco, il CTU della Procura di Potenza. La Provincia, dunque, si è pronunciata solo a seguito di quanto stabilito dal tavolo istituzionale tenendo presente prioritariamente, e ci mancherebbe altro, l’obiettivo principale che è quello di preservare, in ogni maniera possibile, il territorio della Piana del Sele sotto il profilo ambientale. I valori prima di tutto, poi il resto. Infine un plauso va agli avvocati dell’Ente Luigi Tepedino e Marina Tosini, costituiti in giudizio sotto la direzione dall’avv. Alfonso Ferraioli, dirigente dell’Avvocatura interna, che hanno seguito con dedizione e professionalità tutte le fasi del procedimento”.