Amministrative Agropoli, per il centrosinistra spunta l'ipotesi primarie - Le Cronache
Attualità Agropoli

Amministrative Agropoli, per il centrosinistra spunta l’ipotesi primarie

Amministrative Agropoli, per il centrosinistra spunta l’ipotesi primarie

di Arturo Calabrese

Ad Agropoli sale sempre più la tensione per le amministrative di primavera. Le novità delle ultime ore
hanno fatto emergere una spaccatura in seno al centrosinistra che non è riuscito a trovare la quadra. I tre
aspiranti candidati a sindaco, sostenuti da varie liste civiche e da simboli di partito, si sono incontrati nella
serata di giovedì, ma dal tavolo non è uscito un nome condiviso. Partito Democratico, Partito Socialista
Italiano, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e civiche varie non hanno trovato un punto d’accordo e hanno
deciso di puntare sulla via maestra che porta alle primarie: il popolo deciderà chi tra Emidio Cianciola,
Adamo Coppola e Elvira Serra guiderà la coalizione. Doveroso a questo punto fare ordine, andando a
delineare, in rigoroso ordine alfabetico, i tre profili. Emidio Cianciola, medico, è stato candidato cinque anni
fa a sostegno dell’attuale sindaco. Furono bene 792 le preferenze portate a casa, un risultato
importantissimo che però non gli permise di essere nominato assessore. Fu questo un primo inizio di
incrinatura dei rapporti. I dissapori sono continuati e sono addirittura aumentati fin quando, nel febbraio
del 2019, il consigliere ha rassegnato le sue dimissioni. I rapporti tra Cianciola e la sua ex amministrazione
non sono mai migliorati, tant’è che alla vigilia del tavolo era dato come possibile guida della coalizione degli
anti-Coppola. Oggi, però, l’ex consigliere si siede a quel tavolo, rivendicando la sua forza elettorale, la
fiducia che la popolazione potrebbe riporre in lui e la possibilità di creare varie liste con le quali presentarsi
ai nastri di partenza. Ad appoggiarlo è il Partito Socialista Italiano con eccellenti nomi agropolesi a fare da
sostenitori. Un altro posto del famoso tavolo era occupato dal sindaco uscente. Adamo Coppola chiude
cinque anni di amministrazione molto difficili sotto vari punti di vista. Oltre all’emergenza sanitaria dovuta
alla pandemia da Covid-19, ha affrontati vari problemi legati alla città e alla difficile eredità di dieci di
amministrazione Alfieri. Diverse le opere compiute e le iniziative importanti portate a termine, ma di
questo la popolazione non può avere contezza a causa di un ufficio stampa poco adatto al prestigioso ruolo
ricoperto e più intenzionato a fare la guerra ai giornali, rei di chissà quale grave peccato, che parlare di
quanto fatto. Un handicap del quale il sindaco si è accorto e il cambio di marcia dell’ultimo periodo è molto
evidente grazie all’apporto di professionisti della comunicazione al servizio della comunità e non impegnati
a soddisfare il proprio sconfinato ego. Il “nuovo” Coppola ha dunque guadagnato punti e appianato le
divergenze con la stampa in primis e con la cittadinanza poi. Delfino dell’uscente Alfieri, Coppola cinque
anni fa ha ottenuto un importante successo elettorale sbaragliando la concorrenza e alla luce di quel
risultato, pochi mesi fa ha avuto il placet alla candidatura da parte del locale Partito Democratico. Al
momento, ha con lui tre liste con una quarta in costruzione. Terza ed ultima, seguendo lo schema
dell’alfabeto, è Elvira Serra, anch’ella dottoressa. Prima eletta con una larga maggioranza nel 2017 nella
lista del Pd, è stata nominata vicesindaco. Dopo circa due anni, l’idillio termina quando, in aperta rottura
con l’amministrazione sulla questione ospedale, prende un suo corso su tale tema e il sindaco le revoca
l’incarico. Da questo momento, l’ormai ex vicesindaco comincia una vera e propria crociata contro l’ente
comunale e la Regione, colpevoli di non aver fatto abbastanza per la riapertura del nosocomio. La crociata,
però, è terminata quando la stessa si è candidata a sostegno di Vincenzo De Luca alle regionali del 2020
nella lista di Italia Viva. Oggi, si dice pronta a rappresentare il centrosinistra, ancora una volta sostenuta dal
partito di Matteo Renzi. I tre si sfideranno delle urne e a decidere chi sarà il candidato della coalizione sarà
il popolo. I tempi, però, stringono: la data delle amministrative dovrebbe essere fissata per la fine di maggio
e quindi presumibilmente domenica 29 e lunedì 30. Le liste devono essere ufficialmente presentare entro le
ore 12.00 di sabato 30 aprile. Per quella data, i giochi devono essere fatti e quindi le primarie si dovranno
tenere almeno un mese prima. Ciò vuol dire che i cittadini agropolesi tutti, senza distinzione di elettori di
centrosinistra, centrodestra o non collocati politicamente, saranno chiamati alle urne o domenica 27 marzo
o domenica 3 aprile. Pochi giorni ci dividono dalla data decisiva e i partiti dovranno adeguarsi di
conseguenza. In ogni caso, il tavolo delle trattative sarà nuovamente istituito lunedì e non sono esclusi colpi
di scena dell’ultimo minuto. Si possono prevedere accordi che portano al passo indietro di uno dei candidati o l’allargamento ad altre realtà politiche che possano andare ad aumentare i sostenitori di questo o di quel
pretendente. Tanto è già successo, ma tutto può ancora succedere.