Calice ed ostentorio del ‘700 rubati nel museo della Chiesa del Carmine - Le Cronache
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Calice ed ostentorio del ‘700 rubati nel museo della Chiesa del Carmine

Calice ed ostentorio del ‘700 rubati nel museo della Chiesa del Carmine

di Monica De Santis

Ladri in azione martedì sera in zona Carmine. Ladri in azione che hanno colpito all’interno del museo dell’Arciconfraternita Maria SS del Carmine. Sono le 20,30 la porta principale della chiesa è aperta, proprio come ha stabilito il nuovo rettore Don Biagio Napoletano, che ha deciso di accogliere gruppi di preghiera anche nelle ore serali. Don Biagio, in quel momento si trovava da solo in sacrestia. Ed è stato proprio in quel momento che, presumibilmente due persone si sono introdotte in chiesa. I malviventi, si sono subito recati presso la porta che collega la chiesa alla Confraternita. Hanno rotto il lucchetto che la teneva chiusa e sono entrati. Una volta dentro i malviventi hanno, nuovamente, bloccato la porta utilizzando delle sedie. Poi si sono avvicinati ad una delle teche di vetro del museo della Confraternita, quella che custodiva tra gli altri oggetti, un calice ed un ostensorio d’argento del ‘700. Con una pietra abbastanza grande l’hanno rotta ed hanno portato via i due oggetti uscendo, poi dalla porta d’ingresso della confraternita, che si trova proprio accanto alla porta d’ingresso della chiesa. Il rumore dei vetri rotti è stato udito da don Biagio che inizialmente ha pensato ad un’incidente stradale. Il sacerdote, dunque, esce e si affaccia prima in strada per vedere cosa fosse successo. Resosi conto che il rumore non proveniva dall’esterno, si è recato presso la porta di collegamento con la Confraternita e si è subito reso conto che il lucchetto che la teneva chiusa era stata rotta. Don Biagio cerca quindi di entrare e si accorge che qualcosa ne impediva l’accesso. Quando ci riesce si rende conto del furto ed immediatamente chiama la polizia ed il priore dell’Arciconfraternita, il notaio Paolo Califano. La scientifica sul posto ha rilevato le impronte lasciate dai malviventi, ipotizzando che questi siano fuggiti poi a bordo di una moto, facendo così perdere le loro tracce. E’ la seconda volta che si verifica un furto nella chiesa della Madonna del Carmine. La prima volta, alcuni mesi fa era stato portato via il “Bambinello di Praga” che aveva intorno al collo due collanine d’oro. Il bambinello fu poi lasciato davanti alla porta della Cattedrale di Salerno, ma senza le due collanine. Ora quello che tutti si augurano e che i ladri si rendano conto del gesto ignobile compiuto e che restituiscano la refurtiva o quanto meno la facciano ritrovare… “Ciò che ci dispiace – dice il notaio Califano – non è tanto il valore economico degli oggetti trafugati, ma il valore storico che questi avevano. Ora sicuramente penseremo ad aumentare la sicurezza sia nella sede dell’Arciconfraternita che nella chiesa, ma quello che davvero ci auguriamo è che episodi del genere non si verifichino più”.