Psicosi Coronavirus, «Pregiudizio diffuso verso di noi» - Le Cronache
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Psicosi Coronavirus, «Pregiudizio diffuso verso di noi»

Psicosi Coronavirus, «Pregiudizio diffuso verso di noi»

di Andrea Bignardi

“C’è un pregiudizio diffuso nei nostri confronti e verso le nostre attività, una vera e propria psicosi”. Il Coronavirus dopo i primi due casi registrati in Italia inizia a far paura anche a Salerno, dove cresce l’allerta e si alza l’asticella della prevenzione. Forse eccessivamente in rapporto all’incidenza attuale del virus, tanto da allontanare la clientela che ormai da anni si rivolge ai negozi gestiti dalla comunità cinese che risiede stabilmente in Italia, da questo tipo di attività. Dopo anni di galoppante crescita delle vendite, le attività cinesi subiscono anche in città una prima importante battuta d’arresto, lamentando una contrazione degli affari mai registrata dall’arrivo a Salerno. “Da quattro giorni il calo dei presenti nel nostro negozio (da quando cioè sono stati censiti i primi due casi conclamati di infezione da Coronavirus di Wuhan, ndr) è bestiale”, continuano i titolari di un negozio di via San Leonardo, che non nascondono un pizzico d’orgoglio per loro origine, caratteristica tipica dei popoli che hanno un’importante identità culturale alle spalle: “Per fortuna tutto ciò è successo in Cina dove tutto sommato hanno stanno affrontando questa situazione con raziocinio, nonostante tutti i problemi e le difficoltà” . “Il nostro negozio è vuoto stasera, abbiamo subito perdite del 90 percento – proseguono i gestori cinesi dell’attività commerciale – La gente addirittura diserta le strade nei paraggi del nostro negozio, e non solo”. Un allarmismo ingiustificato secondo i negozianti che temono ulteriori conseguenze negative per la loro attività. “All’inizio vendevamo anche mascherine, poi nessuno ha iniziato più ad acquistarle – concludono – Qualcuno chiede prima di entrare se qualcuno dei titolari è stato in zone dove vi è una maggiore incidenza di infezioni, quando sono anni che nessuno di noi si reca in Cina. Chi era rientrato per il Capodanno cinese non tornerà più a causa dell’isolamento. Speriamo davvero che il virus non arrivi in Italia altrimenti rischieremo davvero di avere problemi seri”. Nella giornata di ieri, infatti, a decidere di mantenere le saracinesche abbassate anche il negozio di Mercatello che, anche in questo caso, sta subendo un netto calo degli introiti. E non va meglio per i ristoranti cinesi che in questi ultimi due giorni hanno dovuto fare i conti con la totale assenza di clienti. Un dato sicuramente allarmante per un settore che, soprattutto in questi ultimi anni ha visto una crescita esponenziale e che ora paga lo scotto di un allarme che, ad oggi, ha poco senso di esistere, soprattutto nella nostra città.