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Home Attualità

«Sbloccare le opere», l’appello dei sindacati al prefetto Russo

Tommaso D'Angelo by Tommaso D'Angelo
16 Novembre 2019
in Attualità, Primo piano, Salerno
Reading Time: 2 mins read
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Shoah: alla Prefettura di Salerno celebrata la Giornata della Memoria
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di Erika Noschese

Sbloccare le opere, in provincia di Salerno, che potrebbero dare occupazione ad almeno 5mila lavoratori. A lanciare l’appello sono i sindacalisti salernitani che ieri mattina hanno protestato sotto palazzo della Prefettura per chiedere l’intervento del prefetto Russo. «Chiediamo un impegno maggiore per lo sblocco di tutte le opere appaltate e quelle non ancora cantierizzate», ha dichiarato il sindacalista Luca Daniele della Fillea Cgil che, ieri mattina, ha incontrato il prefetto Russo. In provincia di Salerno, di fatti, «ci sono tantissime opere, circa un milione che darebbero occupazione a circa 5mila lavoratori – ha dichiarato Luca Daniele – Alcune opere sono bloccate solo per cavilli burocratici, altre opere sono state finanziate solo parzialmente e noi vogliamo sollecitare le istituzioni affinché le stesse vengano completate sia in termini di finanziamenti che di completamento stesso».

Ma quali sono le opere incompiute?

Da completare c’è la metanizzazione Cilento per circa 140 milioni di euro; il palazzetto dello Sport (13 milioni di euro); il Fondovalle Calore (10.220 milioni di euro); Salerno Porta Ovest (121.519 milioni di euro); il teatro comunale di Castel San Giorgio che non ha superato il 9% della percentuale di avvio delle opere pur avendo ottenuto un finanziamento di circa 2.325 milioni di euro; villa Calvanese e il suo parco. L’impianto fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici è fermo al 47% per un finanziamento pari a quasi 3 milioni di euro. E ancora: la messa in sicurezza del Palazzo De Curtis a Roccagloriosa che ha ottenuto un finanziamento superiore a 1 milione di euro; la città dei Ragazzi a Siano (oltre 1 milione di euro) e il progetto del centro polivalente a Sarno.

Opere finanziate e mai cantierizzate.

Realizzazione della terza corsia autostrada Sa/Av per un importo totale pari a 240milioni di euro; la Cittadella scolastica a Sarno (7 milioni di euro); lavori di ripristino della variante lungo la Sp.447 tra Ascea e Pisciotta (12.9 milioni).

Opere urgenti da realizzare.

Allungamento alta velocità che colleghi Salerno e il sud Italia (300 milioni di euro); ampliamento dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi (230 milioni di euro); potenziamento metropolitana verso l’aeroporto e l’Unisa (100 milioni di euro); messa in sicurezza del dissesto idrogeologico, in particolare per la costiera Amalfitana e quella Cilentana (12 milioni di euro); messa in sicurezza del letto del fiume Sarno (198.36 milioni di euro); messa in sicurezza degli edifici scolastici dal rischio sismico (1.6 milioni di euro); progetto Più Europa per la riqualificazione dei centri storici (60 milioni di euro); riqualificazione dell’area destinata all’interporto di Battipaglia ( 11 milioni di euro). Il prefetto Russo, dal canto suo, convocherà – nelle prossime settimane – un tavolo provinciale per discutere di sicurezza e attivare operazioni di monitoraggio in tutti i comuni salernitani affinché le opere vengano presto sbloccate per incrementare l’occupazione in quanto le opere potrebbero generare un moltiplicatore economico-finanziario pari a 3,5 per ogni euro speso con un’occupazione aggiuntiva di oltre 5 mila addetti.

Tags: cgildaniele lucaopere bloccateprefetturasindacatiTOP
Tommaso D'Angelo

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