Antonio Capezzuto è il nuovo segretario generale Fp Cgil - Le Cronache
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Antonio Capezzuto è il nuovo segretario generale Fp Cgil

Antonio Capezzuto è il nuovo segretario generale Fp Cgil

Un onore e un onere. Sono quel- li che spetteranno ad Antonio Capezzuto, nuovo segretario generale della Cgil funzione pubblica di Salerno. Il giovane sindacalista, già alla guida della Nidil Salerno, raccoglie l’im- portante eredità di Angelo De Angelis, prematuramente scomparso e ricordato ieri, nel corso dell’assemblea generale della categoria, con un minuto di silenzio. Assemblea che ha approvato all’unanimità la pro- posta avanzata dalla segretaria generale della Fp Cgil Nazio- nale, Serena Sorrentino, che ha introdotto i lavori che si sono svolti nel salone del bar Moka di Salerno.

Con i suoi 35 anni, Antonio Capezzuto è il più giovane segretario generale della funzione pubblica d’Italia. «La Funzione Pubblica a Salerno – ha detto Sorrentino – aveva bisogno di una figura di garanzia che tenesse unita la ca- tegoria e rispondesse all’esigenza di rinnovamento della nostra organizzazione. La can- didatura di Capezzuto va in questo senso: continuità e rinnovamento. Raccoglie un’ere- dità importante, quella lasciata dal compagno Angelo De An- gelis, per provare a costruire la massima condivisione all’in- terno del gruppo dirigente e raccogliere le sfide che attendono la nostra categoria». Capezzuto ha ricordato la figura di De Angelis, quale quella di un «maestro», con cui «ho ini- ziato a muovere i primi passi da sindacalista. Insieme abbia- mo affrontato lunghe vertenze e ci siamo tolti delle soddisfa- zioni. Era un uomo estrema- mente umile e disponibile, sempre leale, sincero e schietto». Servizio pubblico, sanità, rifiuti: l’agenda di Antonio Capezzuto è già fitta di temi ed emergenze. «I Governi, in continuità tra loro, hanno scelto la divisione come strada di riduzione del potere dei lavoratori – ha sottolineato Capezzuto – Il blocco del turn over, il taglio alle risorse destinate a Enti locali, Sanità e Funzioni Centrali, con tutte le ricadute sui servizi ai cittadini e sulla qualità del lavoro. Un attacco sfrontato al Servizio Pubblico, agli operatori e ai cittadini che beneficiano dei suoi servizi. Per noi, oggi, difendere il Servizio pubblico non è solo una delle opzioni possibili per difendere la richiesta di welfare ma è una priorità, lo è per il Paese, perché in grado di produrre eguaglianza e giustizia sociale».

Tra le principali sfide che at- tendono la Fp Cgil Salerno ci sono temi importanti come «il reddito di cittadinanza, la riforma dei centri per l’impiego, quota 100. Politiche di questo Governo che stanno avendo e avranno nel breve periodo un impatto forte sui territori e sul mondo che rappresentiamo». Altro tema caldo, quello della sanità pubblica e privata. «É tempo di un nuovo Patto per la Salute, tra Governo, Regioni e Comuni, in cui siano coinvolte le forze sociali e sindacali. Resta sempre alta l’attenzione e forte la preoccupazione che si continuino a mettere in discussio- ne presidi territoriali considerati essenziali per i cittadini. Va superata la logica ragionie- ristica dei Piani di rientro, in- vestendo su infrastrutture e nuovo personale. Nella sanità privata le trattative per il rinnovo del contratto collettivo Aiop-Aris si sono interrotte con la conseguente dichiarazione dello stato di agitazione unitario. É una situazione non più sostenibile. Il contratto è sca- duto da oltre 12 anni e risultano numerose le aziende in ritardo con i pagamenti, in mancanza di una norma regionale che preveda la revoca dell’accreditamento per quelle strutture che non pagano i lavoratori. Dalla Regione Campania nes- suna risposta, solo un silenzio assordante. Per questo va so- stenuta con forza la lotta e la mobilitazione dei lavoratori di questo comparto». Altro settore delicato e strategico è quello dell’igiene ambientale dove, ha ricordato Capezzuto «a seguito del riassetto della governance del ciclo dei rifiuti, numerosi sono stati i passaggi di cantiere da nord a sud della provincia dei lavoratori dei consorzi di bacino e delle società partecipate al fine di tutelare i livelli occupazionali e retributivi».