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Daneco nei guai anche a Ghemme. Polizza fideiussoria non conforme

Daneco nei guai anche a Ghemme. Polizza fideiussoria non conforme

Nel giorno della visita di Vincenzo De Luca e Vincenzo Napoli al sito di compostaggio di Salerno, scoppia il caso Daneco. A sollevarlo è un servizio delle Iene che si occupa della discarica di Ghemme, in provincia di Novara. Il gestore? La Daneco, lo stesso che per anni ha tenuto in “cura” l’impianto di compostaggio di Salerno, prima di vedersi revocare l’Aia dalla Regione Campania ed il contratto dal Comune di Salerno. Tra la discarica del novarese e l’impianto della zona industriale salernitana ci sarebbero delle analogie. Infatti, oltre ai soldi non utilizzati dalla Daneco per la messa in sicurezza dell’impianto, spunterebbe anche una polizza fideiussoria non conforme. Lo stesso motivo, quest’ultimo, che ha portato alla revoca della titolarità dell’autorizzazione ambientale integrata per l’impianto di compostaggio di Salerno. A quanto pare la Daneco non avrebbe mai rispettato quanto prescritto dagli uffici regionali, in particolare sulla polizza assicurativa. Sulla vicenda pende anche un contenzioso al Tar Napoli ma al momento si sarebbe celebrata solo una udienza dopo il ricorso presentato dall’azienda. Ma non sarebbe l’unico. Il Comune di Salerno, nella revoca contrattuale per “gravi inadempienze”, aveva avviato anche un risarcimento del danno. Ma al momento non si hanno notizie. L’unica cosa certa è che la titolarità dell’Aia e gli ex dipendenti della Daneco sono stati trasferiti alla Salerno Pulita, società municipalizzata che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Nessuna notizia neppure in merito all’inchiesta della Procura di Salerno che ha acceso i riflettori sull’impianto dopo l’ispezione dell’Anac che. sostanzialmente. ha portato alla chiusura dell’impianto. Proprio sull’indagine penale, incalza Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia al Comune di Salerno: «Si spera che stia approfondendo ciò che l’Anac ha già denunciato con precisione». Celano ricorda: «Si tratta di un impianto pagato almeno tre volte in più rispetto al reale valore di mercato e che finora ha funzionato poco. Ma intanto De Luca straparla».

(andpell)