Mille morosi irreperibili Soget getta la spugna - Le Cronache
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Mille morosi irreperibili Soget getta la spugna

Mille morosi irreperibili Soget getta la spugna

Oltre mille tra persone fisiche e imprese (1082 secondo i riscontri fatti) risultano irrintracciabili per la Soget, l’azienda che si occuopa della notifica delle cartelle esattoriali per conto del Comune di Salerno. Con una nota firmata da uno dei funzionari incaricati l’azienda ha spedito l’elenco dei morosi all’amministrazione per l’affissione prevista dalla legge e al tempo stesso ha informato il cliente di essere impossibilitata a consegnare gli atti richiesti. Nel documento di parla di “assenza, nel Comune, di loro abitazione, ufficio o azienda”. In ogni caso le matrici dei documenti restano depositate per cinque anni presso gli uffici della Soget. Che, almeno stavolta, si trova al centro di un caso come parte lesa, seppure indirettamente. Ovviamente adesso spetta al Comune di Salerno effettuare tutte le verifiche del caso, capire come mai non è stato possibile consegnare gli avvisi e qual è la rete di consegna a cui Soget si affida. Cronache quell’elenco lo ha visto e vi ha riscontrato la presenza di numerosi soggetti, persone fisiche e aziende, rintracciabilissimi e molto noti. Quindi come mai secondo Soget non risultano titolari di alcun indirizzo a Salerno? La Soget, acronimo di Società Gestione Tributi, ha sede legale e operativa nelle città di Pescara e Taranto. E’ al servizio dell’amministrazione cittadina da qualche anno (fu Vincenzo De Luca a volerla) ed è stata sovente al centro di polemiche e scontri giudiziari. Si tratta comunque di un player accreditato che lavora per molti Comuni italiani. Qui a Salerno si occupa del recupero dei tributi che fanno capo all’ente, come per esempio la Tasi e la Tosap, curando sia la notifica degli atti che la successiva riscossione. Vale la pena di evidenziare che in molti casi le notifiche avvengono a mezzo posta ordinaria, di conseguenza risulta difficile provare l’avvenuta visione da parte del debitore. Ma questo è un altro discorso. Il vero problema è quello che si trova ad affrontare l’amministrazione, che rischia di perdere milioni di euro.