“No alla guerra, viva la pace”, scuole di Salerno unite per la Siria: flash-mob all’istituto Amendola - Le Cronache
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“No alla guerra, viva la pace”, scuole di Salerno unite per la Siria: flash-mob all’istituto Amendola

“No alla guerra, viva la pace”, scuole di Salerno unite per la Siria: flash-mob all’istituto Amendola

Erika Noschese

La simulazione di un attacco aereo con i suoni della sirena e di un bombardamento. Ha avuto inizio così la manifestazione Scuole in piazza per la pace in Siria che si è tenuta in diverse città d’Italia. Inizialmente, la location scelta era il Parco del Mercatello ma a causa della pioggia battente si è resa necessaria una veloce ma efficace riorganizzazione che ha permesso di ospitare i quasi 300 ragazzi provenienti da tutto il salernitano all’interno dell’istituto Amendola-Santa Caterina, suddividendoli tra palestra e Aula Magna. Tanti i cartelloni preparati dagli alunni per gridare il loro “no” alla guerra in Siria, come quello che recitava “Ho visto gli uomini ma non ho visto l’umanità”. Obiettivo della manifestazione era invitare a riflettere sull’immane tragedia della guerra in Siria, con le testimonianze di alcuni giovani siriani ed un simbolico flash mob per dire no alla guerra e sì alla pace e alla convivenza civile tra popoli.Tra i momenti più emozionanti, la simulazione di un attacco aereo che ha visto i ragazzi accovacciarsi per poi alzarsi, tenendosi per mano e realizzando il cerchio della pace. Presente anche il Comune di Salerno con la vice sindaco Eva Avossa: «Tanti ragazzi siriani non sentono più il suono della campanella. E’ importante che i giovani siano sensibilizzati ad una tragedia immane, non l’unica nel mondo. E’ luttuosa cronaca quotidiana e internazionale quella che proviene dalla Siria. Talvolta siamo assuefatti a certe immagini ed i ragazzi più di noi, perché attraverso i videogiochi vivono talvolta una realtà aumentata o virtuale. La virtuosa eccezione, però, è rappresentata dai ragazzi che si sono radunati oggi, in occasione del flash mob. Faccio i complimenti agli organizzatori perché attraverso le giovani generazioni è stato lanciato un messaggio di speranza ma anche di accoglienza e di impegno civile. Abbiamo tutti il diritto di vivere in pace ed i ragazzi hanno diritto al sorriso, al gioco, all’istruzione. Quelli siriani, invece, giocano con le armi», ha dichiarato l’assessore alla Pubblica Istruzione. Soddisfatta per la riuscita della manifestazione e la sentita partecipazione dei ragazzi anche la vice preside dell’istituto AmendolaSanta Caterina, la professoressa Rosanna Sabini: «Credo che la manifestazione sia andata bene ed i ragazzi sono stati molto partecipi, riuscendo a sensibilizzare tutti verso questa tematica. Siamo riusciti a far capire loro la fortuna che hanno di poter venire ogni giorno a scuola e sentire la campanella cosa che tanti ragazzi siriani non hanno conosciuto»