In via dei Greci un nuovo “complesso”, ma non è dei Pisano - Le Cronache
Attualità Salerno

In via dei Greci un nuovo “complesso”, ma non è dei Pisano

In via dei Greci un nuovo “complesso”, ma non è dei Pisano

Brigida Vicinanza

Un nuovo edificio sta per sorgere in via De’ Greci. Saranno circa 15 piani per il palazzone che avrà all’interno non solo abitazioni, ma anche uffici e addirittura esercizi commerciali e negozi di vicinato. Se n’è parlato ieri in Commissione urbanistica, con il dirigente Davide Pelosio, che ha esposto ai consiglieri una relazione su cosa dovrebbe sorgere proprio di fronte all’attuale opificio di Fratte delle Fonderie Pisano. Insomma nella zona di via De’ Greci si punta ai complessi residenziali, non dimenticando comunque il progetto che è quello dei Pisano stesso, che se dovessero delocalizzare l’azienda avrebbero già pronto il tutto per le nuove costruzioni e il nuovo investimento residenziale. Ma qui c’è la proposta di Piano Urbanistico Attuativo dell’ex società Flori. La proposta progettuale infatti attiene un intervento di sostituzione edilizia a parità di volumetria esistente con cambio di destinazione d’uso per la realizzazione di edilizia sociale, abitativa e spazi pubblici. Tutto a cura di un privato, che sarebbe lo stesso proprietario della società. Nella zona è già presente l’edificio, oramai fatiscente di un ex opificio, e dunque si tratterebbe anche di sanificare e bonificare l’area affinchè si possa costruire il nuovo complesso, che prevederà anche un’area verde. Insomma, simile a quello che già i Pisano vorrebbero costruire al posto dell’azienda. Il complesso edilizio è infatti già destinato ad opificio industriale, in un’area in avanzato stato di degrado urbanistico e ambientale. Si attende inoltre il parere della Soprintendenza, ma i consiglieri della Commissione Urbanistica guidati da Luca Sorrentino e dall’ingegnere Rocco Galdi che ha approfondito l’argomento hanno semplicemente provveduto ad una presa d’atto della questione, riservandosi poi di ampliare l’argomento e soprattutto studiarlo, in quanto la “variante” non passerà nemmeno in Consiglio comunale e per ora nemmeno in Giunta. Ma sicuramente l’argomento non passerà in sordina.