Terreni comprati a caro prezzo L’Ue: «Monitoriamo la situazione» - Le Cronache
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Terreni comprati a caro prezzo L’Ue: «Monitoriamo la situazione»

Terreni comprati a caro prezzo L’Ue: «Monitoriamo la situazione»

Andrea Pellegrino

Costi del terreno per la realizzazione dell’impianto di compostaggio troppo elevanti. E’ la prima criticità che la commissione europea fa emergere sull’impianto di Salerno, attualmente ancora chiuso. Nella risposta all’interrogazione presentata dall’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello, si evidenzia che: « Secondo le informazioni fornite dall’autorità di gestione, i controlli effettuati in data 16 luglio 2013 avevano già fatto emergere che i costi di acquisizione del terreno erano al di sopra del limite massimo del 10% del costo totale del progetto. La corrispondenza e le valutazioni successive hanno portato l’autorità di gestione ad accettare tali spese». SUOLI ESPROPRIATI ALL’ASI

Tre milioni e quattrocentomila euro.: è questa, nel dettaglio, la somma che il Comune di Salerno ha sborsato per l’acquisto dei fondi del sito di compostaggio di Salerno. Suoli che erano di proprietà dell’Asi, espropriati, poi, per la realizzazione dell’impianto. Fondi che, però, insieme a tutta la gestione dell’impianto di Salerno, sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’Anac di Cantone ed anche della Procura della Repubblica di Salerno.

L’EUROPA VIGILERA’

Ma ancora si legge: «Per quanto riguarda i costi operativi relativi ai primi 2 anni, il contratto di cessione stabiliva che tali costi sarebbero stati interamente sostenuti dal Comune di Salerno. Per quanto riguarda la consultazione con l’Autorità nazionale anticorruzione, in seguito alla comunicazione da parte dell’Anac del 27 luglio 2017, l’autorità di gestione ha scritto al Comune di Salerno chiedendo chiarimenti e conferma riguardo alla funzionalità dell’impianto e alla relativa produzione di energia. Il 10 novembre 2017, il Comune di Salerno ha risposto all’Anac, con riferimento alle attività svolte al fine di ripristinare il funzionamento dell’impianto. Per il momento, non è ancora pervenuta un’ulteriore comunicazione da parte dell’Anac. La Commissione intende continuare a monitorare la situazione».