Il maltempo allaga la provincia di Salerno «Danni ingenti, penalizzati sull’apertura» - Le Cronache
Salerno

Il maltempo allaga la provincia di Salerno «Danni ingenti, penalizzati sull’apertura»

Il maltempo allaga la provincia di Salerno «Danni ingenti, penalizzati sull’apertura»

di Maria Francesca Troisi 

E’ un inizio di primavera malevolo quello che imperversa su Salerno e provincia, colpendo in maniera considerevole anche diverse strutture balneari della costa, costrette a posticipare la possibile apertura, in seguito alle grosse mareggiate delle ultime ore. Negli stabilimenti cittadini la violenta mareggiata ha lasciato detriti, sporco ed ingenti danni alla strada che porta all’ingresso degli stabilimenti dove l’asfalto è eroso, come spiegano Mauro e Andrea Pagliuca, proprietari del Lido la Conchiglia, storico stabilimento balneare sito sul Lungomare Tafuri, nella zona orientale di Salerno. “La mareggiata ha distrutto anche alcune lampade, ringhiere e cancelli che delimitavano la struttura”, aggiungono i due proprietari dello stabilimento. Se in città i danni sono pesanti, non meno grave è lo scenario che accoglie la costa amalfitana e cilentana. Antonio Pisani, responsabile del Panorama Beach di Maiori, una delle zone più colpite dal maltempo, parla di danni esterni alla struttura piuttosto rilevanti. “Al momento non so in quanto tempo i danni saranno riparabili: l’acqua ha raggiunto e inondato perfino il garage”, commenta a caldo, visibilmente affranto, Pisani. “Sicuramente non si risolveranno le cose in poco tempo. Dovevamo aprire questo sabato: siamo costretti per forza di cose a spostare l’apertura più avanti” conclude il responsabile del Panorama Beach. Ad Amalfi la situazione è meno grave ma i problemi restano, come mostrano le immagini del Silver Moon, uno degli stabilimenti situati al di sotto del cosiddetto “stradone” del Comune capofila della costiera amalfitana. Anche sul versante cilentano la situazione non è delle migliori: Ascea, già colpita da mareggiate violente nei precedenti mesi, ha pagato a caro prezzo lo scotto della forte ondata di maltempo abbattutosi nel Mezzogiorno. Franca Carleo, una delle socie del Lido La Lampara, ha riferito nell’immediato post-temporale di una struttura non accessibile e di uno slittamento considerevole dell’apertura del lido, prevista solitamente già nel mese di aprile ma da rinviare per evidenti motivi tecnico-strutturali: “I danni si sono sommati a quelli precedenti; la situazione non è rosea”, spiega la Carleo, “avevamo una porta che non si apriva, bloccata da dentro. La forza della mareggiata è riuscita addirittura ad aprire quella porta. L’acqua ora arriva sopra al tetto, tanto che i tecnici del Comune questa mattina sono dovuti andar via, senza poter effettuare adeguatamente i sopralluoghi”. Anche a Capaccio Paestum il maltempo non fa sconti, e la titolare del Lido Athena, Antonella Prearo, ha denunciato di aver registrato diversi danni esterni alla sua struttura. La situazione è simile in tutte le strutture della zona, e anche nei lidi balneari di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli ci si ritrova a fare i conti con un mare incattivito dal maltempo. Anche a Sapri si è registrata una violenta mareggiata sul lungomare, con onde che hanno superato i muretti di contenimento invadendo un tratto di strada della Statale 18. In strada si sono riversati detriti in gran quantità, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine e la chiusura del traffico in un tratto di strada. A Salerno la situazione non è particolarmente diversa rispetto a tutto il resto della provincia: la forte mareggiata ha imperversato il lungomare cittadino ed in particolare il Solarium del sottopiazza della Concordia, già oggetto di numerose polemiche proprio a causa del continuo “disturbo” che le mareggiate arrecano alla struttura. Evidente è stata l’invasione di acqua sulla parte superiore del SurfLounge, con considerevoli rischi per la tenuta dello stesso nel lungo termine. Un rischio già calcolato, da quel che dicono i proprietari italo-americani e l’Amministrazione comunale che ha appoggiato e sostenuto moralmente l’investimento. Parafrasando un sempreverde detto popolare: “Chi pe ‘sti mmareggiate va…”