Porta Ovest, nuovo progetto e nuovi soldi Una perizia aveva previsto le anomalie - Le Cronache
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Porta Ovest, nuovo progetto e nuovi soldi Una perizia aveva previsto le anomalie

Porta Ovest, nuovo progetto e nuovi soldi Una perizia aveva previsto le anomalie

Andrea Pellegrino

Per completare Porta Ovest occorre un nuovo progetto. E quindi anche nuovi soldi. Vincenzo De Luca l’aveva già annunciato in una delle ultime conferenze stampa pre elettorali tenutesi a Salerno. Sessanta milioni di euro per consentire l’utilizzo delle gallerie ad automobili e mezzi pesanti. Da un primo studio potrebbe addirittura variare uno degli svincoli previsti a monte. Si parla di semplificazione progettuale: ad esempio, dal punto di vista tecnico – spiega Francesco Messineo a LiraTv – si valuta la possibilità di eliminare alcune delle rampe di svincolo previste lungo il percorso delle gallerie. Alcune delle rampe – infatti- creano difficoltà perché passano a pochi metri dalla pavimentazione delle volte autostradali (prive di arco rovescio). Eliminare i doppi svincoli al Cernicchiara e prima della galleria San Leo potrebbe portare a concludere Port Ovest senza ulteriori intoppi e prima del previsto. È la seconda variante in corso d’opera per un intervento fino ad oggi finito più volte sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica e sotto i riflettori anche dell’Anas e della Società Autostrade che fin dal principio mostrano perplessità rispetto al progetto sostanzialmente variato dal definitivo all’esecutivo. Un parere tecnico del 14 gennaio 2014, a cura dello studio Ferrara, aveva già evidenziato tutte le criticità rispetto all’originario progetto firmato da Pica Ciamarra, vincitore del primo premio internazionale bandito nel 2006 dal Comune di Salerno e dall’AutoritàPortuale. Tra i primi rilievi il ridisegno del noto e del collegamento con l’autostrada A3 – oggi oggetto di una nuova modifica – che secondo il parere «rappresenta una sostanziale revisione con impatto negativo sul delicato sistema ambientale», con particolare riferimento al fronte collinare e torrente Cernicchiara. Ma non solo. Il consulente individua anche ulteriori criticità legate alla viabilità: «In generale va sottolineato che il progetto escutivo avendo modificato sostanzialmente il tracciato della viabilità in galleria – posiziona l’imbocco Ligea diversamente, portandolo a quota bassa ed eliminando l’innesto sul tratto terminale del viadotto. Il progetto esecutivo nel rivedere i tracciati in galleria modificando direzioni e uscite, trasformano l’innesto previsto in corrispondenza del nodo San Leo convogliando il traffico solo in direzione Cernicchiara e non più verso Ligea. Pertanto gli utenti provenienti da Vietri con direzione Porto dovrebbero arrivare tramite via Gatto al nodo Cernicchiara e da lì poi imboccare la canna in direzione Porto. Analogamente per raggiungere il Porto, gli utenti della zona alta di Salerno dovrebbero arrivare prima al nodo Cernicchiara tramite via Gatto, poi imboccare la canna in direzione porto».