Il lungomare covo di prostitute A lavoro già dal mattino presto - Le Cronache
Cronaca Attualità

Il lungomare covo di prostitute A lavoro già dal mattino presto

Il lungomare covo di prostitute A lavoro già dal mattino presto

Erika Noschese

Il lungomare di Salerno sembra essere diventato un covo di prostitute. Già dal mattino, piazza della Concordia sembra essere invasa da donne italiane e straniere che praticano ciò che viene definito il più vecchio antico mestiere. In città, il fenomeno della prostituzione sembra essere sempre più dilagante, con donne che ormai si prostituiscono ad ogni ora del giorno e della notte, in più punti della città, dalla zona industriale al centro. Se fino ad ora, infatti, sembravano essere la litoranea, la zona industriale e l’Aversana i punti più colpiti dal fenomeno ora sembra che tutta la città sia diventata un vero e proprio covo di prostitute che certo non rendono bene all’immagine di una città che ancora oggi continua a definirsi “europea” e ad ostentare un “volto” che in realtà non appartiene – almeno non più – a Salerno. Solo nel 2017, infatti, il bilancio della polizia municipale di Salerno contava 855 multe a prostitute e clienti ed un numero impreciso di blitz, soprattutto ai danni dei clienti che sembrano però non averli affatto scoraggiati. Solo per alcuni mesi, il fenomeno della prostituzione alla zona Industriale di Salerno sembrava essere diminuito grazie alla costante presenza delle forze dell’ordine ma, come spesso accade in città, quando si cala l’attenzione tutto torna prepotentemente al suo posto, senza alcun miglioramento anzi spesso si arriva addirittura a peggiorare situazioni che di per sé sono già abbastanza complesse. Ad oggi, Salerno sembra essere invasa da giovani prostitute extracomunitarie, giunte in Italia con la promessa di una vita migliore, serena e di un lavoro che permettesse loro di vivere dignitosamente e ricominciare una nuova vita. Ma, una volta giunte in città, sono attirate nella rete della prostituzione e costrette a svolgere quel lavoro, in cambio di “protezione”, nella migliore delle ipotesi. Non sono poche, infatti, le giovani donne di colore giunte a Salerno dai tanti sbarchi e, dopo pochi giorni, ritrovate in strada, spesso sull’Aversana, costrette a prostituirsi.