L' inno all'amore di Adele Filomena - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

L’ inno all’amore di Adele Filomena

L’ inno all’amore di Adele Filomena

Successo per l’associazione CostieraArte ospite del Festival Art in the city di Spoleto

 

Di GEMMA CRISCUOLI

 

Sembra di sentirla respirare. La figura infantile, che unisce i palmi a occhi chiusi in un momento estatico e che domina con la sua innocenza l’inquadratura, forte unicamente della sua presenza, abbatte di colpo ogni difesa e pregiudizio dello spettatore, creando una tenace empatia. Ciò che sta percependo attraversa la mente e vi lascia una traccia profonda. “Preghiera”, un inno all’amore prima e al di là di comode coordinate storiche e spaziali, quasi sempre limitate e limitanti e per questo rifiutate, è l’opera stampata su alluminio spazzolato che Adele Filomena, una vita dedicata alla fotografia, ha proposto nell’ambito di Art in the city, il meeting che ha riunito a Spoleto galleristi, associazioni e scuole d’arte provenienti da Europa, Cina e America, per un totale di circa cinquemila artisti. Filomena, che sa cogliere l’aspetto emotivo di esseri e cose nella sua pienezza senza indulgere ad alcuna retorica, ponendosi in attento ascolta di ciò che osserva, ha partecipato alla manifestazione con altri artisti di CostieraArte (Antonio Perotti, Silvio Amato, Pasquale Ciao, Ida Mainenti, Enzo Magazzini, Rosy Mantovani, Chicca Regalino, Stefania Carè, Laura Libera Lupo, Amalia Musella, Patrizia Capacchione, Simone Civale, Giuseppe Proto, Gabriele Annunziata). Tra questi, Ton Pret, esponente di spicco della pop art, ha instaurato una costruttiva collaborazione con il Festival Art in the city, il cui presidente Luca Filipponi gli ha chiesto di realizzare la copertina dell’evento in occasione del Premio internazionale CostieraArte 2016. Il cromatismo onirico e ammaliante di Pret è un invito a cogliere la polisemia di ciò che intercetta l’esperienza della visione, facendo appello alla parte più autentica dell’osservatore e lanciando a briglia sciolta la possibilità espressiva. Quest’ultima tappa di un lungo percorso conferma la vocazione dell’associazione di catalizzare e rendere oggetto di fertili dialoghi le energie più interessanti dell’arte contemporanea.