Scafati. I disabili a Nappo: "Non si senta un camorrista, le hanno tolto qualcosa ma per la crescita della città". - Le Cronache
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Scafati. I disabili a Nappo: “Non si senta un camorrista, le hanno tolto qualcosa ma per la crescita della città”.

Scafati. I disabili a Nappo: “Non si senta un camorrista, le hanno tolto qualcosa ma per la crescita della città”.

Di Adriano Falanga

<<Carissimo Signor Nappo, lei non si deve sentire un camorrista, perché dovendo trarre qualcosa di positivo da questa vicenda, le hanno tolto qualcosa, ma senza volerlo ha dato e continua a dare a tutta la comunità di Scafati e a noi un punto di incontro per la crescita civile e sociale>>. Felice Romano è uno dei 30 disabili ospiti del centro “Raggio di Sole”, situato presso il centro sociale di San Pietro. Romano scrive a Giacomo Nappo, figlio di Vincenzo, a cui il Comune di Scafati ha espropriato l’area dove oggi sorge la struttura, abbattendo delle strutture abusive al suo interno. Una vicenda che vede contrapposti l’ex primo cittadino Pasquale Aliberti e i Nappo. L’ex sindaco ha sempre pubblicamente dichiarato di aver tolto terreni alla camorra, richiamando i trascorsi penali di Vincenzo Nappo, considerato vicino al clan Matrone. Secondo il Consiglio di Stato però, i Nappo avevano tutto il diritto, secondo gli strumenti urbanistici comunali, di sanare l’abuso. C’è oggi una sentenza che obbliga il Comune di Scafati a restituire l’area, e i legali della famiglia di San Pietro sono decisi ad andare fino in fondo. Hanno già chiesto un incontro con la commissione straordinaria, oltre a un risarcimento danni di un milione di euro, per il danno sia d’immagine che economico subito. Paradossalmente, il centro sociale, vanto dell’amministrazione alibertiana, è di fatto “abusivo”.

1 centro-sociale-scafati-300x142Da qui la preoccupazione dei disabili ospiti del centro, che tramite Felice Romano hanno scritto ai Nappo. <<Lei non ci conosce, perché non abbiamo mai avuto il piacere di incontrarci, e questo ci addolora. Abbiamo deciso lo stesso di scrivere questa lettera, per poterla ringraziare pubblicamente di averci concesso la possibilità di continuare ad usufruire della struttura nel Centro Sociale di San Pietro di Scafati. Aldilà della vicenda giudiziaria e dei relativi risvolti che ne seguiranno, a noi ci preme solo farle sapere che il centro sociale di San Pietro, svolge un servizio di pubblica utilità, per tutta la collettività di Scafati, che indirettamente ne trae beneficio. Durante questi anni tanti servizi sono stati erogati per le varie fasce sociali. Una ludoteca 0/36 mesi, il centro anziani, il progetto Life per minori, il campo estivo per minori e il centro raggio di sole, che ospita quotidianamente me e altri 30 amici>>. Così vicini così lontani, i Nappo gestiscono in piazza San Pietro lo storico bar che porta il loro nome, mentre il centro è a poche decine di metri. <<La aspettiamo per poterle farle toccare con mano la nostra realtà>> è l’invito di Felice Romano.