Il Consiglio di Stato dice “no” alle Fonderie Pisano a Giffoni Valle Piana - Le Cronache
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Il Consiglio di Stato dice “no” alle Fonderie Pisano a Giffoni Valle Piana

Il Consiglio di Stato dice “no” alle Fonderie Pisano a Giffoni Valle Piana

di Andrea Pellegrino

La Fonderia Pisano non potrà essere realizzata a Giffoni Valle Piana. Il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sull’appello alla sentenza di primo grado, presentata dalla società di Fratte che è stata, tra l’altro, condannata anche al pagamento di 6 mila euro di spese legali. La famiglia Pisano, secondo la ricostruzione della vicenda, aveva individuato dei suoli a Sardone per la delocalizzazione dell’impianto di Fratte. Anzi, con un compromesso, aveva opzionato il terreno per la costruzione della nuova Fonderia. Ma l’opposizione dell’amministrazione comunale ha avuto la meglio sia al Tar di Salerno che, ora, in Consiglio di Stato, chiudendo così, definitivamente, la partita. Secondo i giudici amministrativi, il Comune di Giffoni Valle Piana si è mosso secondo le norme: «L’Amministrazione – si legge nella sentenza – ha debitamente risposto all’istanza così come formulata, segnalando “l’improcedibilità” della richiesta, non rientrando il progetto nelle specifiche attività in relazione alle quali soltanto è consentita, dalla delibera giuntale numero 163 del 9 ottobre 2013, la possibile emanazione di varianti allo strumento urbanistico vigente, nelle more dell’elaborazione del Puc». Ed, inoltre, chiariscono: «La realizzazione di un complesso produttivo da parte di un privato non può, infatti, qualificarsi come “opera pubblica o di interesse pubblico”, essendo tali categorie giuridiche riservate ad iniziative teleologicamente tese alla soddisfazione diretta ed immediata di interessi pubblici (quali scuole, ospedali, caserme, strade), laddove quella in esame è ontologicamente funzionale allo scopo lucrativo della società istante ed ha solo indirette e mediate ricadute positive per la collettività (incremento delle prospettive occupazionali, cui peraltro possono far fronte speculari esternalità negative, quali l’aumento dei livelli di inquinamento e del traffico veicolare, specie pesante). Di converso, le delibere giuntali impugnate non contrastano con il regolamento regionale». Chiusa la possibilità di Giffoni Valle Piana, per i Pisano non restano gli altri siti individuati ed al vaglio delle rispettive amministrazioni. Negli ultimi tempi pare che stia prendendo quota l’ipotesi Battipaglia.