Commissioni, manca il funzionario - Le Cronache
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Commissioni, manca il funzionario

Commissioni, manca il funzionario

di Andrea Pellegrino

Alle 16,00 di questo pomeriggio si incontreranno i capigruppo di maggioranza per definire le commissioni consiliari. A quanto pare la vicenda sta assumendo i caratteri di un vero e proprio caso politico, al punto da creare grane ai deluchiani e allo stesso sindaco Enzo Napoli. Dopo i franchi tiratori non si escludono sorprese all’atto della composizione delle commissioni. C’è il no secco alle presidenze da parte di Antonio D’Alessio, Paky Memoli ed Horace Di Carlo ma nelle ultime ore l’elenco potrebbe allungarsi,contemplando anche Felice Santoro e Rosa Scannapieco. Insomma ci sarebbe, allo stato, un oggettivo problema tecnico nel comporre le nove commissioni. L’ordine dall’alto resta lo stesso, nessuna presidenza ai neo eletti, bensì solo ai consiglieri con esperienza. Ma a togliere dall’imbarazzo i vertici di Palazzo di Città potrebbe essere un ulteriore fattore logistico che farebbe slittare il tutto a fine mese, così come voluto dai deluchiani fin dal primo momento. Infatti, al momento, complice il periodo estivo, mancherebbe il personale dipendente. Il dirigente Pino Candito, infatti, sarebbe in partenza per le vacanze e pronto a firmare una direttiva per sospendere le attività delle commissioni consiliari. Ancora, mancherebbe il segretario delle commissioni, un tempo ruolo affidato, fino al pensionamento, ad Antonio Pisano. Da allora, in vista anche del rinnovo dei vertici di Palazzo di Città, si è cercato di tamponare ma ora, con l’insediamento dei nuovi organismi, occorre individuare la nuova figura del segretario delle commissioni. Stando così le cose, in pratica, sarebbe impossibile avviare il lavoro delle commissioni, ed il tutto, dunque, slitterebbe comunque a fine agosto, se non ad inizio settembre. Il tempo necessario per cercare di ricomporre le fratture interne alla maggioranza, valutando anche la possibilità di distribuire deleghe ai consiglieri comunali e di attendere, così, anche la fissazione delle elezioni provinciali che potrebbero “accontentare” alcuni scontenti di questa già travagliata consiliatura.